Unità documentaria 37-b.10-fasc.14 - Accorata lettera in cui Balducci giura di essere innocente

Minuta di lettera inviata da Balducci a 'Egregio Avvocato' in cui, con lettera di S.E. Oviglio, fa seguire questa sua per esprimere tutta la propria tristezza. Balducci scrive: "So che si tenterà di far apparire veri i miei rapporti con gli attentatori e si tenterà costruire la complicità di S.E. Arpinati nel preordinarmi del tentativo, e so che risulterò io lo stampatore dei giornali anonimi". Balducci giura, sulla vita di sua madre, di essere innocente di tutto: di non aver mai conosciuto Canepa, di non essere mai stato in Sicilia, di non aver stampato fogli anonimi, di non aver parlato di cose sammarinesi con Arpinati, se non per difendersi da due diffide su false denuncie dell'avvocato Gozi al Mnistero degli Esteri. Balducci afferma di aver tenuto tutto documentato, compresa copia della lettera inviata al Duce, in cui egli chiedeva la fucilazione alla schiena se fosse risultato colpevole contro la Repubblica.