Area dell'identificazione
Segnatura/e o codice/i identificativo/i
BE_REG-34-114-b.12-fasc.P
Denominazione o titolo
Franco Grossi esprime a Balducci la gioia per aver ricevuto la sua lettera
Data/e
- 27 novembre 1948 (Creazione)
Livello di descrizione
Unità documentaria
Consistenza e supporto dell'unità di descrizione (quantità, volume, dimensione fisica)
Area delle informazioni sul contesto
Storia archivistica
Modalità di acquisizione o versamento
Area delle informazioni relative al contenuto e alla struttura
Ambito e contenuto
Franco Grossi risponde a Balducci che “ricevere tue spontanee notizie" è stato un grande piacere per lui e per la moglie Giuliana, poiché si sente dimenticato dai vecchi amici. Il mittente aggiunge che forse sarà inviato a Buenos Aires presso un’azienda di navigazione, e commenta che “quello che ti ha detto il buon Ruffilli è quasi esatto”. Poi, dopo aver informato Balducci di aver letto della sua deposizione al processo
Graziani, l’autore scrive: ”Hai fatto bene ad andare a dire quella che è la verità", e che i suoi compatrioti “si sono comportati secondo una loro bovina intelligenza", perché “passata la paura tutti sono eroi”. Grossi rimarca che se Balducci non è più Ministro Plenipotenziario lo era allora. Riferendosi a Graziani, il mittente commenta che “urla, parla a sproposito" prendendosela con tutti, da Mussolini al Re, e “non ci fa bella figura” . Dopo essersi soffermato sugli atti di Graziani dopo l'8 settembre, e sugli “incapaci e immorali”, Grossi ribadisce che “c'è davvero da non essere pentiti del nostro passato”, mentre, riferendosi agli amici, confida di non vedere più Olo (Nunzi), e che Giovannini non è in grado di fare il politico, è “buono solo a fare articoli”, e scrive: “Che strane cose avvengono nella vita. Legami che sembrano indissolubili, poi si disperdono”. Inoltre, Grossi racconta di aver visto “il giornaletto per l'America del Nord" chiedendosi a cosa serva, e presumendo che dia uno stipendio ”a qualche camerata, compreso il buon Altini”.
Graziani, l’autore scrive: ”Hai fatto bene ad andare a dire quella che è la verità", e che i suoi compatrioti “si sono comportati secondo una loro bovina intelligenza", perché “passata la paura tutti sono eroi”. Grossi rimarca che se Balducci non è più Ministro Plenipotenziario lo era allora. Riferendosi a Graziani, il mittente commenta che “urla, parla a sproposito" prendendosela con tutti, da Mussolini al Re, e “non ci fa bella figura” . Dopo essersi soffermato sugli atti di Graziani dopo l'8 settembre, e sugli “incapaci e immorali”, Grossi ribadisce che “c'è davvero da non essere pentiti del nostro passato”, mentre, riferendosi agli amici, confida di non vedere più Olo (Nunzi), e che Giovannini non è in grado di fare il politico, è “buono solo a fare articoli”, e scrive: “Che strane cose avvengono nella vita. Legami che sembrano indissolubili, poi si disperdono”. Inoltre, Grossi racconta di aver visto “il giornaletto per l'America del Nord" chiedendosi a cosa serva, e presumendo che dia uno stipendio ”a qualche camerata, compreso il buon Altini”.
Procedure, tempi e criteri di valutazione e scarto
Incrementi previsti
Criteri di ordinamento
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Condizioni che regolano l’accesso
Condizioni che regolano la riproduzione
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Scrittura della documentazione
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Strumenti di ricerca
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Esistenza e localizzazione di copie
Unità di descrizione collegate
Area delle note
Identificatori alternativi
Punti di accesso
Punti d'accesso per soggetto
Punti d'accesso per luogo
Punti d'accesso per nome
- Grossi, Francesco (Soggetto)
- Graziani, Rodolfo (Soggetto)
- Mussolini, Benito (Soggetto)
- Nunzi, Olo (Soggetto)
- Giovannini, Alberto (Soggetto)
- Vittorio Emanuele III (Soggetto)
- Altini, Giuseppe (Soggetto)