Unità documentaria 124-b.5-fasc.3 - Igino Poggi ringrazia Balducci per l'interessamento

Area dell'identificazione

Segnatura/e o codice/i identificativo/i

BE_REG-24-124-b.5-fasc.3

Denominazione o titolo

Igino Poggi ringrazia Balducci per l'interessamento

Data/e

  • Vigevano, 21 novembre 1938 (Creazione)

Livello di descrizione

Unità documentaria

Consistenza e supporto dell'unità di descrizione (quantità, volume, dimensione fisica)

Area delle informazioni sul contesto

Storia archivistica

Modalità di acquisizione o versamento

Area delle informazioni relative al contenuto e alla struttura

Ambito e contenuto

Carta listata a lutto. Igino Poggi, informato da Peppino Monti, ringrazia Balducci per l’interessamento nei confronti del suo raccomandato, e spiega che si tratta di persona meritevole con cui si sente moralmente impegnato da quando lo curò in Africa dopo l’episodio della Gondrand, in cui rimase ferito a una gamba da pallottola esplosiva. Inoltre, il mittente allega le notizie richieste da riferire all’On. Nannini. Poggi afferma anche che al suo paese (Casola Valsenio-RA), è sempre vivo il ricordo dello squadrista Nannini (Giancarlo), fratello dell’attuale Presidente dell’Emigrazione. Infine, l’autore confida di aver vinto il posto di Medico Capo all’Ufficio Sanitario a Brescia e a Verona, e di tenere il corso di Igiene Coloniale all’Università di Pavia.

Procedure, tempi e criteri di valutazione e scarto

Incrementi previsti

Criteri di ordinamento

Area delle informazioni relative alle condizioni di accesso ed utilizzazione

Condizioni che regolano l’accesso

Condizioni che regolano la riproduzione

Lingua della documentazione

Scrittura della documentazione

Note sulla lingua e sulla scrittura della documentazione

Caratteristiche materiali e requisiti tecnici

Strumenti di ricerca

Area delle informazioni relative a documentazione collegata

Esistenza e localizzazione degli originali

Esistenza e localizzazione di copie

Unità di descrizione collegate

Area delle note

Nota

(I) Nella notte tra il 12 e 13 febbraio 1936, durante la Guerra d’Etipoia, una banda di guerrieri del Ras Immirù attaccò il Gondrand, un cantiere per costruzioni stradali. Sessantotto italiani e diciassette eritrei furono uccisi, tranne due fatti prigionieri. La reazione italiana portò all’impiccagione di capi locali e individui ritenuti responsabili dell’eccidio. Dopo questo fatto, a tutti gli italiani venne indicato dai comandi di tenere per se l’ultima cartuccia in caso di scontro armato, per evitare una fine brutale se catturati.

Identificatori alternativi

Punti di accesso

Punti d'accesso per soggetto

Punti d'accesso per luogo

Punti d'accesso per nome

Punti d'accesso per tipologia e forma

Area di controllo della descrizione

Codice identificativo della descrizione

Codici identificativi delle istituzioni responsabili

Norme e/o convenzioni

Grado di elaborazione

Livello di completezza

Date di creazione, revisione, cancellazione

Lingua/e

Scrittura/e

Fonti

www.ilcornodafrica.it/st-gondrand.htm: Gian Carlo Stella, 'La strage del cantiere Gondrand', 4 dicembre 2013

Area dell'acquisizione

Soggetti collegati

Persone ed enti collegati

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