Area dell'identificazione
Segnatura/e o codice/i identificativo/i
ASSM BE
Denominazione o titolo
Balducci Ezio
Data/e
- 1906-1957 (Creazione)
Livello di descrizione
Fondo
Consistenza e supporto dell'unità di descrizione (quantità, volume, dimensione fisica)
36 buste, 252 fascicoli
Area delle informazioni sul contesto
Nome del soggetto produttore
(1904 ago. 23 - 1957 gen. 30)
Nota biografica
Ezio Balducci nacque a Serravalle, Castello della Repubblica di San Marino, il 23 agosto 1904, da Nullo Balducci, e Giovanna Marcucci. La madre Giovanna era figlia di Francesco Marcucci, possidente, eletto più volte Capitano Reggente. Il padre Nullo, possidente, fu membro del Consiglio Grande e Generale della Repubblica di San Marino, Capitano Reggente nel semestre Aprile - Ottobre 1903, e coprì altre cariche pubbliche. Anche lo zio Giuseppe Balducci fu Consigliere e due volte Capitano Reggente.
Dopo gli studi liceali, svolti a San Marino, si iscrisse alla Facoltà di Medicina dell'Università di Bologna, dove si laureò nel luglio 1928. Fin da giovanissimo manifestò interesse per la politica, e nel 1921 si iscrisse al Partito Fascista. Benché la famiglia risiedesse a Rimini fin dal 1919, il rapporto con San Marino restò sempre intenso, e si impegnò negli scontri politici e campanilistici locali quale rappresentante della borghesia terriera, opponendosi all'oligarchia cittadina sammarinese.
Eletto nel Consiglio Grande e Generale, fu designato Capitano Reggente per il semestre 1° Ottobre 1929 - 31 Marzo 1930; in tale periodo si acuì il dissenso con l'oligarchia sammarinese in generale, e la famiglia Gozi in particolare.
Parallelamente alle vicende locali, Balducci si inserì nella vita fascista emiliano romagnola: membro del direttorio del fascio di Rimini, componente del direttorio del G.U.F. di Bologna - di cui fu anche segretario - direttore del settimanale dei fasci di combattimento bolognesi "L'Assalto". L'attività giornalistica si intrecciò prodondamente a quella di Gianni Granzotto, Raimondo Manzini, Calimero Barilli, Giorgio Vecchietti, Giambattista Vicari, per citarne alcuni.
Sottoposto a Sindacato della Reggenza, l'8 Gennaio 1932, fu condannato per varie accuse - tra cui violazione degli statuti - alla inabilitazione perpetua a coprire la carica di Membro del Principe e Sovrano Consiglio dei LX, e alla interdizione per anni 15 da qualsiasi altro diritto politico. Balducci, ormai stabilitosi a Bologna per interessi professionali e politici, nel giugno 1933 fu accusato di avere organizzato un tentato colpo di Stato, ai danni di San Marino, assieme ai fratelli siciliani Antonio e Luigi Canepa. Questo secondo processo si concluse con una condanna - in contumacia - a 20 anni di lavori forzati.
Partì volontario per l'Africa, inquadrato nei ranghi della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale, nel 1936, 1939, e nel 1940.
Nei primi giorni di gennaio 1941, Balducci cadde prigioniero (Battaglia di Bardia) e portato in Palestina, nel Campo di prigionia di Beer Yacov, dove organizzò e diresse un ospedale per feriti e mutilati italiani, e da cui tornò nell'aprile 1942 a seguito di uno scambio di prigionieri.
Tornato in Italia, Balducci riprese l'attività professionale alla G.I.L., di cui fu nominato Ispettore Generale.
Solo dopo la caduta del fascismo a San Marino, il 28 luglio 1943, il medico sammarinese rientrò in Repubblica, dove, cadute le precedenti accuse, si fermò dall'ottobre 1943 al novembre 1944 ricoprendo l'incarico di Inviato Straordinario e Ministro Plenipotenziario per la Repubblica di San Marino presso le Forze belligeranti.
Pur perseguendo un’ininterrotta opera diplomatica, il 26 giugno 1944 la Repubblica di San Marino subì un bombardamento alleato che causò innumerevoli morti, anche tra i rifugiati.
Grazie alla fondamentale conoscenza acquisita con molti gerarchi ed esponenti di spicco di varie istituzioni, Balducci si adoperò instancabilmente per mantenere la neutralità sammarinese, salvaguardare così anche le decine di migliaia di sfollati che in Repubblica si rifugiarono, e procurare gli indispensabili approvvigionamenti.
Rientrato a Roma, riprese le proprie funzioni professionali in seno all'I.N.P.S. e proseguì con la vita politica sammarinese sedendo in Consiglio Grande e Generale fino al sopraggiungere della morte, avvenuta il 30 gennaio 1957.
Dopo gli studi liceali, svolti a San Marino, si iscrisse alla Facoltà di Medicina dell'Università di Bologna, dove si laureò nel luglio 1928. Fin da giovanissimo manifestò interesse per la politica, e nel 1921 si iscrisse al Partito Fascista. Benché la famiglia risiedesse a Rimini fin dal 1919, il rapporto con San Marino restò sempre intenso, e si impegnò negli scontri politici e campanilistici locali quale rappresentante della borghesia terriera, opponendosi all'oligarchia cittadina sammarinese.
Eletto nel Consiglio Grande e Generale, fu designato Capitano Reggente per il semestre 1° Ottobre 1929 - 31 Marzo 1930; in tale periodo si acuì il dissenso con l'oligarchia sammarinese in generale, e la famiglia Gozi in particolare.
Parallelamente alle vicende locali, Balducci si inserì nella vita fascista emiliano romagnola: membro del direttorio del fascio di Rimini, componente del direttorio del G.U.F. di Bologna - di cui fu anche segretario - direttore del settimanale dei fasci di combattimento bolognesi "L'Assalto". L'attività giornalistica si intrecciò prodondamente a quella di Gianni Granzotto, Raimondo Manzini, Calimero Barilli, Giorgio Vecchietti, Giambattista Vicari, per citarne alcuni.
Sottoposto a Sindacato della Reggenza, l'8 Gennaio 1932, fu condannato per varie accuse - tra cui violazione degli statuti - alla inabilitazione perpetua a coprire la carica di Membro del Principe e Sovrano Consiglio dei LX, e alla interdizione per anni 15 da qualsiasi altro diritto politico. Balducci, ormai stabilitosi a Bologna per interessi professionali e politici, nel giugno 1933 fu accusato di avere organizzato un tentato colpo di Stato, ai danni di San Marino, assieme ai fratelli siciliani Antonio e Luigi Canepa. Questo secondo processo si concluse con una condanna - in contumacia - a 20 anni di lavori forzati.
Partì volontario per l'Africa, inquadrato nei ranghi della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale, nel 1936, 1939, e nel 1940.
Nei primi giorni di gennaio 1941, Balducci cadde prigioniero (Battaglia di Bardia) e portato in Palestina, nel Campo di prigionia di Beer Yacov, dove organizzò e diresse un ospedale per feriti e mutilati italiani, e da cui tornò nell'aprile 1942 a seguito di uno scambio di prigionieri.
Tornato in Italia, Balducci riprese l'attività professionale alla G.I.L., di cui fu nominato Ispettore Generale.
Solo dopo la caduta del fascismo a San Marino, il 28 luglio 1943, il medico sammarinese rientrò in Repubblica, dove, cadute le precedenti accuse, si fermò dall'ottobre 1943 al novembre 1944 ricoprendo l'incarico di Inviato Straordinario e Ministro Plenipotenziario per la Repubblica di San Marino presso le Forze belligeranti.
Pur perseguendo un’ininterrotta opera diplomatica, il 26 giugno 1944 la Repubblica di San Marino subì un bombardamento alleato che causò innumerevoli morti, anche tra i rifugiati.
Grazie alla fondamentale conoscenza acquisita con molti gerarchi ed esponenti di spicco di varie istituzioni, Balducci si adoperò instancabilmente per mantenere la neutralità sammarinese, salvaguardare così anche le decine di migliaia di sfollati che in Repubblica si rifugiarono, e procurare gli indispensabili approvvigionamenti.
Rientrato a Roma, riprese le proprie funzioni professionali in seno all'I.N.P.S. e proseguì con la vita politica sammarinese sedendo in Consiglio Grande e Generale fino al sopraggiungere della morte, avvenuta il 30 gennaio 1957.
Istituto conservatore
Storia archivistica
La documentazione che costituisce l’Archivio prodotto da Ezio Balducci, dopo essersi sedimentata presso l’abitazione del soggetto produttore, nel 1990 è depositata temporaneamente – dal figlio Alessandro – presso l’Archivio di Stato della Repubblica di San Marino. Come stabilito dalla Delibera del Consiglio di Stato n. 67 del 26 febbraio 1990, il deposito è finalizzato al riordinamento, all'inventariazione e alla valorizzazione del fondo archivistico. A partire dal 1991, infatti, il personale dell'Archivio di Stato, nella persona di Gilberto Tura, avvia un intervento di riordinamento ed inventariazione del fondo prodotto dal medico sammarinese, cui contribuisce anche la dott.ssa Marianne Gasperoni nell'ambito di una Borsa di studio ottenuta nel 1997.
Nel 2005, la convenzione sottoscritta dal Dipartimento degli Studi Storici dell'Università della Repubblica di San Marino e dalla Banca Agricola Commerciale di San Marino prevede il conferimento di un’ulteriore Borsa di studio per la realizzazione di una tesi di dottorato riguardante la documentazione conservata nell’Archivio Balducci, che nel settembre di quello stesso anno il Dipartimento assegna alla dott.ssa Maria Alice Brusa.
Nell’introduzione alla sua tesi di dottorato, infatti, la dott.ssa Brusa ricorda che "La scelta di sviluppare il progetto di ricerca sulla figura politica del medico Ezio Balducci" si deve alla richiesta, della Banca Agricola Commerciale, di "creare un regesto dei documenti del "Fondo Ezio Balducci" depositati presso l'Archivio di Stato della Repubblica di San Marino e mai precedentemente inseriti in un progetto di studio significativo o anche semplicemente analizzati". La redazione dei regesti è finalizzata (e propedeutica) a ricostruire e delineare la figura politica ed intellettuale del medico sammarinese e per questa ragione Brusa sceglie di concentrarsi sulla documentazione compresa tra il 1920 ed il 1945, ovvero "gli anni in cui Ezio Balducci gioca un ruolo da primo attore nella storia della Repubblica di San Marino, ma anche in quella riminese e bolognese, dove ha lavorato e partecipato attivamente alla vita politica locale".
Nel 2011 è stipulata una convenzione tra il Centro sammarinese di studi storici della Repubblica di San Marino, l’Archivio di Stato ed Alessandro Balducci (figlio di Ezio) per la "valorizzazione del fondo documentario". Nella convenzione si stabilisce che un operatore dell'Archivio di Stato – successivamente individuato nella persona di Giuseppina Cervellini – sotto la guida del Direttore Michele Conti, proceda con il riesame dei lavori di inventariazione realizzati fino a quel momento al fine di pubblicare i regesti dei documenti online (unitamente alle copie digitali di una selezione di documenti) e produrre indici dei corrispondenti e più in generale delle persone citate nei regesti. La convenzione del 2011 stabilisce anche che contestualmente alla pubblicazione online dei documenti e dei regesti sia sviluppato un motore di ricerca "che agevoli il reperimento dei dati e dei documenti".
Negli anni seguenti Giuseppina Cervellini ha quindi integrato il corpus di regesti già realizzato, prevedendo anche la produzione di regesti di documenti degli anni precedenti e successivi all’intervallo considerato da Brusa (1920-1945), seppure non coprendo la totalità della documentazione conservata in Archivio. I regesti, realizzati su file in formato Microsoft Word, sono elencati in ordine cronologico.
Nel 2015, d’accordo con il Direttore degli Istituti culturali, Paolo Rondelli, Alessandro Balducci incarica l’archivista libero professionista Matteo Sisti della realizzazione di un sito web dedicato all’Archivio prodotto da Ezio Balducci, finalizzato a garantire il rispetto degli obbiettivi prefissati con la già citata convenzione stipulata nel 2011.
Nel sito dedicato, raggiungibile all’indirizzo <https://archivioeziobalducci.pa.sm/>, è stato quindi installato il software open source AtoM (acronimo di Access to Memory), sviluppato dalla società canadese Artefactual Systems Inc., al fine di pubblicare online i regesti dei documenti realizzati da Giuseppina Cervellini, l'inventario sommario dell’Archivio (inserito dal personale dell’Archivio di Stato di San Marino), una selezione di documenti digitalizzati, nonché di garantire l’accesso ai contenuti per mezzo di apposite maschere di ricerca ed indici ed il collegamento – tramite link – dei regesti dei documenti con le descrizioni delle unità archivistiche che li conservano, contenute in inventario.
Alessandro Balducci, con Atto di Donazione del 13 febbraio 2020 preceduto dalla Delibera del Congresso di Stato n. 20 del 24 settembre 2019, ha quindi donato alla Repubblica di San Marino l’archivio prodotto dal padre Ezio.
Nel 2022, infine, gli Istituti culturali diretti dal Dott. Paolo Rondelli hanno incaricato l’archivista libero professionista di procedere con la riorganizzazione dei contenuti giù pubblicati nel sito dedicato all’Archivio Balducci dal 2015 in avanti e la parziale revisione dei record di autorità in esso creati.
L’attività, conclusasi nel giugno 2023 e svoltasi in accordo con il personale dell’Archivio di Stato, ha previsto che all’interno del sito dedicato i contenuti fossero organizzati nelle seguenti partizioni:
1- Balducci Ezio: contiene l’inventario sommario dell’Archivio realizzato in conformità con quanto previsto dallo standard di descrizione archivistica ISAD (G). Per ogni unità archivistica sono valorizzate le seguenti informazioni: Segnatura, Titolo, Data, Livello di descrizione, Consistenza, Documentazione collegata (link ai regesti realizzati da Giuseppina Cervellini pubblicati in corrispondenza della partizione 2 di seguito descritta), eventuali note.
2- Regesti di documenti dell'Archivio Balducci Ezio: contiene i regesti dei documenti realizzati da Giuseppina Cervellini, che la stessa ha riportato all’interno di schede descrittive codificate secondo gli elementi previsti da ISAD (G), valorizzando le seguenti informazioni: Segnatura, Titolo, Data, Livello di descrizione, Consistenza, link alle descrizioni delle unità archivistiche prodotte dal personale dell’Archivio di Stato (pubblicate in corrispondenza della partizione 1 di cui sopra), eventuali note.
Nel 2005, la convenzione sottoscritta dal Dipartimento degli Studi Storici dell'Università della Repubblica di San Marino e dalla Banca Agricola Commerciale di San Marino prevede il conferimento di un’ulteriore Borsa di studio per la realizzazione di una tesi di dottorato riguardante la documentazione conservata nell’Archivio Balducci, che nel settembre di quello stesso anno il Dipartimento assegna alla dott.ssa Maria Alice Brusa.
Nell’introduzione alla sua tesi di dottorato, infatti, la dott.ssa Brusa ricorda che "La scelta di sviluppare il progetto di ricerca sulla figura politica del medico Ezio Balducci" si deve alla richiesta, della Banca Agricola Commerciale, di "creare un regesto dei documenti del "Fondo Ezio Balducci" depositati presso l'Archivio di Stato della Repubblica di San Marino e mai precedentemente inseriti in un progetto di studio significativo o anche semplicemente analizzati". La redazione dei regesti è finalizzata (e propedeutica) a ricostruire e delineare la figura politica ed intellettuale del medico sammarinese e per questa ragione Brusa sceglie di concentrarsi sulla documentazione compresa tra il 1920 ed il 1945, ovvero "gli anni in cui Ezio Balducci gioca un ruolo da primo attore nella storia della Repubblica di San Marino, ma anche in quella riminese e bolognese, dove ha lavorato e partecipato attivamente alla vita politica locale".
Nel 2011 è stipulata una convenzione tra il Centro sammarinese di studi storici della Repubblica di San Marino, l’Archivio di Stato ed Alessandro Balducci (figlio di Ezio) per la "valorizzazione del fondo documentario". Nella convenzione si stabilisce che un operatore dell'Archivio di Stato – successivamente individuato nella persona di Giuseppina Cervellini – sotto la guida del Direttore Michele Conti, proceda con il riesame dei lavori di inventariazione realizzati fino a quel momento al fine di pubblicare i regesti dei documenti online (unitamente alle copie digitali di una selezione di documenti) e produrre indici dei corrispondenti e più in generale delle persone citate nei regesti. La convenzione del 2011 stabilisce anche che contestualmente alla pubblicazione online dei documenti e dei regesti sia sviluppato un motore di ricerca "che agevoli il reperimento dei dati e dei documenti".
Negli anni seguenti Giuseppina Cervellini ha quindi integrato il corpus di regesti già realizzato, prevedendo anche la produzione di regesti di documenti degli anni precedenti e successivi all’intervallo considerato da Brusa (1920-1945), seppure non coprendo la totalità della documentazione conservata in Archivio. I regesti, realizzati su file in formato Microsoft Word, sono elencati in ordine cronologico.
Nel 2015, d’accordo con il Direttore degli Istituti culturali, Paolo Rondelli, Alessandro Balducci incarica l’archivista libero professionista Matteo Sisti della realizzazione di un sito web dedicato all’Archivio prodotto da Ezio Balducci, finalizzato a garantire il rispetto degli obbiettivi prefissati con la già citata convenzione stipulata nel 2011.
Nel sito dedicato, raggiungibile all’indirizzo <https://archivioeziobalducci.pa.sm/>, è stato quindi installato il software open source AtoM (acronimo di Access to Memory), sviluppato dalla società canadese Artefactual Systems Inc., al fine di pubblicare online i regesti dei documenti realizzati da Giuseppina Cervellini, l'inventario sommario dell’Archivio (inserito dal personale dell’Archivio di Stato di San Marino), una selezione di documenti digitalizzati, nonché di garantire l’accesso ai contenuti per mezzo di apposite maschere di ricerca ed indici ed il collegamento – tramite link – dei regesti dei documenti con le descrizioni delle unità archivistiche che li conservano, contenute in inventario.
Alessandro Balducci, con Atto di Donazione del 13 febbraio 2020 preceduto dalla Delibera del Congresso di Stato n. 20 del 24 settembre 2019, ha quindi donato alla Repubblica di San Marino l’archivio prodotto dal padre Ezio.
Nel 2022, infine, gli Istituti culturali diretti dal Dott. Paolo Rondelli hanno incaricato l’archivista libero professionista di procedere con la riorganizzazione dei contenuti giù pubblicati nel sito dedicato all’Archivio Balducci dal 2015 in avanti e la parziale revisione dei record di autorità in esso creati.
L’attività, conclusasi nel giugno 2023 e svoltasi in accordo con il personale dell’Archivio di Stato, ha previsto che all’interno del sito dedicato i contenuti fossero organizzati nelle seguenti partizioni:
1- Balducci Ezio: contiene l’inventario sommario dell’Archivio realizzato in conformità con quanto previsto dallo standard di descrizione archivistica ISAD (G). Per ogni unità archivistica sono valorizzate le seguenti informazioni: Segnatura, Titolo, Data, Livello di descrizione, Consistenza, Documentazione collegata (link ai regesti realizzati da Giuseppina Cervellini pubblicati in corrispondenza della partizione 2 di seguito descritta), eventuali note.
2- Regesti di documenti dell'Archivio Balducci Ezio: contiene i regesti dei documenti realizzati da Giuseppina Cervellini, che la stessa ha riportato all’interno di schede descrittive codificate secondo gli elementi previsti da ISAD (G), valorizzando le seguenti informazioni: Segnatura, Titolo, Data, Livello di descrizione, Consistenza, link alle descrizioni delle unità archivistiche prodotte dal personale dell’Archivio di Stato (pubblicate in corrispondenza della partizione 1 di cui sopra), eventuali note.
Modalità di acquisizione o versamento
Il figlio del soggetto produttore, Alessandro Balducci, con atto di donazione del 13 febbraio 2020 preceduto dalla Delibera del Congresso di Stato n. 20 del 24 settembre 2019, ha donato alla Repubblica di San Marino l'archivio prodotto dal padre Ezio.
Area delle informazioni relative al contenuto e alla struttura
Ambito e contenuto
Per la descrizione del contenuto dell’Archivio prodotto da Ezio Balducci è bene fare riferimento a quanto già scritto dalla dott.ssa Maria Alice Brusa.
Il fondo, come si legge nella sua tesi di dottorato, conserva:
Riguardo alle tipologie documentali, l’Archivio conserva per lo più corrispondenza (lettere, minute di risposta, cartoline illustrate o postali, biglietti da visita con note manoscritte); fotografie; ritagli di giornali (quasi tutti riportanti indicazioni relative alla testata da cui sono stati tratti); carte manoscritte o dattiloscritte con minute di articoli, discorsi e relazioni.
Il fondo, come si legge nella sua tesi di dottorato, conserva:
- documenti di carattere strettamente politico con riferimento alla realtà politica e sociale sammarinese, tra cui diciannove fascicoli che si riferiscono esclusivamente all’anno in cui Ezio Balducci assunse il ruolo di Inviato plenipotenziario per la Repubblica di San Marino, tra l'ottobre 1943 ed il novembre 1944 (buste 1-3);
- documenti riferiti alle due guerre in Africa cui Balducci ha preso parte nel 1936 e nel 1939, con documentazione relativa anche alla prigionia subita in Palestina (buste 4-5);
- documenti per lo più successivi alla conclusione della seconda guerra mondiale relativi ad alcune società sorte nella Repubblica di San Marino (busta 6);
- documenti politici relativi agli anni 1936-1948 (busta 7);
- documenti a carattere politico e culturale riferiti ad alcuni degli aspetti dell’attività realizzata da Balducci per il fascismo romagnolo o bolognese, come quella alla direzione de “L’Assalto” o all’interno del Gruppo universitario fascista (GUF) di Bologna (buste 8-13);
- documenti di natura personale prodotti tra il 1945 ed il 1957 (buste 14-29);
- raccolte dei quotidiani, opuscoli e stampe varie, alcune delle quali fanno parte della produzione medico-scientifica del medico sammarinese (buste 30-37).
Riguardo alle tipologie documentali, l’Archivio conserva per lo più corrispondenza (lettere, minute di risposta, cartoline illustrate o postali, biglietti da visita con note manoscritte); fotografie; ritagli di giornali (quasi tutti riportanti indicazioni relative alla testata da cui sono stati tratti); carte manoscritte o dattiloscritte con minute di articoli, discorsi e relazioni.
Procedure, tempi e criteri di valutazione e scarto
Non è prevista alcuna attività di scarto della documentazione.
Incrementi previsti
Criteri di ordinamento
L'attuale ordinamento del Fondo prodotto da Ezio Balducci, come si evince dalla tesi di dottorato realizzata dalla dott.ssa Brusa, è in parte riconducibile al soggetto produttore e in parte all’intervento, di cui si è dato conto nella Storia archivistica, realizzato negli anni Novanta del ventesimo secolo dal personale dell'Archivio di Stato di San Marino. Con riferimento alle unità archivistiche che costituiscono il fondo, del resto, Brusa osserva che "Una parte dei fascicoli presentava infatti caratteristiche di originarietà: sia i titoli sulle cartelline sia il filo conduttore dato ai documenti presenti in esse, evidenziavano una collocazione data da Ezio Balducci, sia nella formazione del fascicolo stesso, sia come raggruppamento posto in essere successivamente”.
Area delle informazioni relative alle condizioni di accesso ed utilizzazione
Condizioni che regolano l’accesso
La consultazione del Fondo Ezio Balducci è libera e gratuita.
Condizioni che regolano la riproduzione
È possibile richiedere la riproduzione dei documenti di interesse - fotocopia, scansione, fotografia con fotocamera personale - in base a quanto prescritto dal Regolamento e tariffario in vigore in Archivio di Stato.
Lingua della documentazione
- francese
- inglese
- italiano
- spagnolo
- tedesco
Scrittura della documentazione
Note sulla lingua e sulla scrittura della documentazione
Caratteristiche materiali e requisiti tecnici
Strumenti di ricerca
Area delle informazioni relative a documentazione collegata
Esistenza e localizzazione degli originali
Esistenza e localizzazione di copie
Unità di descrizione collegate
Nota bibliografica
- A. Catrani: "Anni 20... che passione. Accadimenti e vita quotidiana a Rimini nel primo dopoguerra", Panozzo Editore, Rimini, 2004.
- M. A. Brusa, Tesi di dottorato: Il ruolo di Ezio Balducci nel fascismo italiano e sammarinese, relatore: Prof. Nicola Tranfaglia, Università degli studi della Repubblica di San Marino, 20[08].
- G. Marzi: "Il viale delle rose. Storie di ebrei rifugiati nella Repubblica di San Marino durante la seconda guerra mondiale", Casa Editrice Giuntina, Firenze, 2012.
- D. Bagnaresi, G. Marzi, A. Morri: "La meravigliosa bugia", Casa Editrice Giuntina, Firenze, 2017.
- G. Sorgonà: "Ezio Balducci e il fascismo sammarinese (1922 - 1944)", Centro Sammarinese di Studi Storici, Università degli Studi della Repubblica di San Marino, Studio Stampa S.p.a., San Marino, 2014.
Area delle note
Identificatori alternativi
Punti di accesso
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Punti d'accesso per luogo
Punti d'accesso per nome
- Balducci, Ezio <1904-1957> (Soggetto produttore)
Punti d'accesso per tipologia e forma
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Codice identificativo della descrizione
Codici identificativi delle istituzioni responsabili
Norme e/o convenzioni
Grado di elaborazione
Livello di completezza
Date di creazione, revisione, cancellazione
Lingua/e
Scrittura/e
Fonti
- M. A. Brusa, Tesi di dottorato: Il ruolo di Ezio Balducci nel fascismo italiano e sammarinese, relatore: Prof. Nicola Tranfaglia, Università degli studi della Repubblica di San Marino, 20[08].
Nota dell'archivista
La descrizione è stata compilata dal personale dell'Archivio di Stato.
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Nome del file
Ezio_Balducci_1904-1957.png
Tipo di supporto
Immagine
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18 giugno 2023 18.21