Balducci, Ezio <1904-1957>

Area dell'identificazione

Tipologia del soggetto produttore

Persona

Forma/e autorizzata/e del nome

Balducci, Ezio <1904-1957>

Forme parallele del nome

Forme del nome normalizzate secondo altre regole

Altre forme del nome

Codici identificativi di enti

Area della descrizione

Date di esistenza

1904 ago. 23 - 1957 gen. 30

Storia

Ezio Balducci nacque a Serravalle, Castello della Repubblica di San Marino, il 23 agosto 1904, da Nullo Balducci, e Giovanna Marcucci. La madre Giovanna era figlia di Francesco Marcucci, possidente, eletto più volte Capitano Reggente. Il padre Nullo, possidente, fu membro del Consiglio Grande e Generale della Repubblica di San Marino, Capitano Reggente nel semestre Aprile - Ottobre 1903, e coprì altre cariche pubbliche. Anche lo zio Giuseppe Balducci fu Consigliere e due volte Capitano Reggente.
Dopo gli studi liceali, svolti a San Marino, si iscrisse alla Facoltà di Medicina dell'Università di Bologna, dove si laureò nel luglio 1928. Fin da giovanissimo manifestò interesse per la politica, e nel 1921 si iscrisse al Partito Fascista. Benché la famiglia risiedesse a Rimini fin dal 1919, il rapporto con San Marino restò sempre intenso, e si impegnò negli scontri politici e campanilistici locali quale rappresentante della borghesia terriera, opponendosi all'oligarchia cittadina sammarinese.
Eletto nel Consiglio Grande e Generale, fu designato Capitano Reggente per il semestre 1° Ottobre 1929 - 31 Marzo 1930; in tale periodo si acuì il dissenso con l'oligarchia sammarinese in generale, e la famiglia Gozi in particolare.
Parallelamente alle vicende locali, Balducci si inserì nella vita fascista emiliano romagnola: membro del direttorio del fascio di Rimini, componente del direttorio del G.U.F. di Bologna - di cui fu anche segretario - direttore del settimanale dei fasci di combattimento bolognesi "L'Assalto". L'attività giornalistica si intrecciò prodondamente a quella di Gianni Granzotto, Raimondo Manzini, Calimero Barilli, Giorgio Vecchietti, Giambattista Vicari, per citarne alcuni.
Sottoposto a Sindacato della Reggenza, l'8 Gennaio 1932, fu condannato per varie accuse - tra cui violazione degli statuti - alla inabilitazione perpetua a coprire la carica di Membro del Principe e Sovrano Consiglio dei LX, e alla interdizione per anni 15 da qualsiasi altro diritto politico. Balducci, ormai stabilitosi a Bologna per interessi professionali e politici, nel giugno 1933 fu accusato di avere organizzato un tentato colpo di Stato, ai danni di San Marino, assieme ai fratelli siciliani Antonio e Luigi Canepa. Questo secondo processo si concluse con una condanna - in contumacia - a 20 anni di lavori forzati.
Partì volontario per l'Africa, inquadrato nei ranghi della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale, nel 1936, 1939, e nel 1940.
Nei primi giorni di gennaio 1941, Balducci cadde prigioniero (Battaglia di Bardia) e portato in Palestina, nel Campo di prigionia di Beer Yacov, dove organizzò e diresse un ospedale per feriti e mutilati italiani, e da cui tornò nell'aprile 1942 a seguito di uno scambio di prigionieri.
Tornato in Italia, Balducci riprese l'attività professionale alla G.I.L., di cui fu nominato Ispettore Generale.
Solo dopo la caduta del fascismo a San Marino, il 28 luglio 1943, il medico sammarinese rientrò in Repubblica, dove, cadute le precedenti accuse, si fermò dall'ottobre 1943 al novembre 1944 ricoprendo l'incarico di Inviato Straordinario e Ministro Plenipotenziario per la Repubblica di San Marino presso le Forze belligeranti.
Pur perseguendo un’ininterrotta opera diplomatica, il 26 giugno 1944 la Repubblica di San Marino subì un bombardamento alleato che causò innumerevoli morti, anche tra i rifugiati.
Grazie alla fondamentale conoscenza acquisita con molti gerarchi ed esponenti di spicco di varie istituzioni, Balducci si adoperò instancabilmente per mantenere la neutralità sammarinese, salvaguardare così anche le decine di migliaia di sfollati che in Repubblica si rifugiarono, e procurare gli indispensabili approvvigionamenti.
Rientrato a Roma, riprese le proprie funzioni professionali in seno all'I.N.P.S. e proseguì con la vita politica sammarinese sedendo in Consiglio Grande e Generale fino al sopraggiungere della morte, avvenuta il 30 gennaio 1957.

Luoghi

Condizione giuridica

Funzioni, occupazioni e attività

Mandato/Fonti normative

Struttura amministrativa/Genealogia

Contesto generale

Area delle relazioni

Entità collegata

Balducci, Nullo (1872 ott. 21 - 1946 lug. 14)

Codice identificativo dell'entità collegata

BE_P_00005

Categoria della relazione

famiglia

Tipo di relazione

Balducci, Nullo è genitore di Balducci, Ezio <1904-1957>

Date della relazione

Descrizione della relazione

Area di controllo

Codice identificativo del record d’autorità

BE_P_00001

Codici identificativi delle istituzioni responsabili

Norme e/o convenzioni

Per la creazione del record di autorità sono state applicate le regole contenute nello standard internazionale ISAAR(CPF), II edizione elaborata dal Comitato per gli standard di descrizione ed adottato a Canberra il 27-30 ott. 2003; nel caso degli elementi di descrizione <Forma/e autorizzata/e del nome> (ISAAR 5.1.2) e <Date di esistenza> (ISAAR 5.2.1) sono state applicate, rispettivamente, le seguenti regole:
La regola 15 (Intestazioni uniformi per le persone) delle Regole italiane di catalogazione (REICAT, revisione del 2017).
La regola P.2.1 <Date di esistenza> delle Norme italiane per l’elaborazione dei record di autorità archivistici di enti, persone, famiglie (NIERA) insieme all’allegato C (Normalizzazione della data) contenuto nelle medesime Norme (II edizione del lug. 2014)

Grado di elaborazione

Finale

Livello di completezza

Intermedio

Data/e della descrizione

Lingua/e

Scrittura/e

Fonti


  • Aldo Catrani: "Anni 20... che passione. Accadimenti e vita quotidiana a Rimini nel primo dopoguerra", Panozzo Editore, Rimini, 2004.
  • Giuseppe Marzi: "Il viale delle rose. Storie di ebrei rifugiati nella Repubblica di San Marino durante la seconda guerra mondiale", Casa Editrice Giuntina, Firenze, 2012.
  • Davide Bagnaresi, Giuseppe Marzi, Antonio Morri: "La meravigliosa bugia", Casa Editrice Giuntina, Firenze, 2017.
  • Gregorio Sorgonà: "Ezio Balducci e il fascismo sammarinese (1922 - 1944)", Centro Sammarinese di Studi Storici, Università degli Studi della Repubblica di San Marino, Studio Stampa S.p.a., San Marino, 2014.

Note sulla compilazione

Compilazione: Giuseppina Cervellini.