Unità documentaria 346-b.1-fasc.1-sottofasc.1/10 - Guido Savini si lamenta con Balducci per varie mancate risposte

Area dell'identificazione

Segnatura/e o codice/i identificativo/i

BE_REG-28-346-b.1-fasc.1-sottofasc.1/10

Denominazione o titolo

Guido Savini si lamenta con Balducci per varie mancate risposte

Data/e

  • Rimini, 4 dicembre 1942 (Creazione)

Livello di descrizione

Unità documentaria

Consistenza e supporto dell'unità di descrizione (quantità, volume, dimensione fisica)

Area delle informazioni sul contesto

Storia archivistica

Modalità di acquisizione o versamento

Area delle informazioni relative al contenuto e alla struttura

Ambito e contenuto

Carta intestata: Federazione Cooperative Provincia di Ravenna. Guido Savini, che ha scritto a Fossa, Bersani, e Grossi, informa Balducci di non aver avuto risposte, e commenta che solo "Lui ha rotto il grande silenzio!". Poi il mittente chiede di interessare Bersani alla sua situazione, perché a Ravenna la sua candidatura alla presidenza della Federazione Cooperative è tramontata. Tornando al discorso sul Duce, l’autore afferma che la gente guarda all'avvenire con rinnovata fiducia, e scrive: “Che gioia sentire dalla sua viva voce che Lui non si è affatto illanguidito!”. Dopo aver accennato a Churcill che "ci ha reso un servizio meraviglioso”, Savini chiede a Balducci di aiutare il fratello Giorgio che si recherà da Farnesi.

Procedure, tempi e criteri di valutazione e scarto

Incrementi previsti

Criteri di ordinamento

Area delle informazioni relative alle condizioni di accesso ed utilizzazione

Condizioni che regolano l’accesso

Condizioni che regolano la riproduzione

Lingua della documentazione

Scrittura della documentazione

Note sulla lingua e sulla scrittura della documentazione

Caratteristiche materiali e requisiti tecnici

Strumenti di ricerca

Area delle informazioni relative a documentazione collegata

Esistenza e localizzazione degli originali

Esistenza e localizzazione di copie

Unità di descrizione collegate

Area delle note

Nota

(I) Mercoledì 2 dicembre 1942 Benito Mussolini pronuncia un discorso alla Camera dei Fasci e delle Corporazioni: «Fra Arcadia, balletti e canti, si è diffuso nel mondo il luogo comune di un’Italia che deve occuparsi soltanto di pennelli, scalpelli e strumenti musicali. Io vi dirò una cosa che vi stupirà, un paradosso, forse una eresia. Ebbene, io preferirei di avere in Italia meno statue, meno quadri nei musei, e più bandiere strappate al nemico». E ancora: «Il popolo italiano non ha mai avuto pane a sufficienza. E tutte le volte che noi abbiamo cercato di farci un po’ di posto nel mondo, abbiamo sempre trovato le vie sbarrate: non solo all’Italia fascista, ma all’Italia pura e semplice, fosse anche l’Italia di Di Rudinì, di Giolitti o di Orlando. Non si vuole l’esistenza di un’Italia che nutra sogni di grandezza: si vuole un popolo italiano che sia piacevole, divertente, servizievole. Questo è il sogno che cova nell’animo degli anglosassoni».

Identificatori alternativi

Punti di accesso

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Punti d'accesso per nome

Punti d'accesso per tipologia e forma

Area di controllo della descrizione

Codice identificativo della descrizione

Codici identificativi delle istituzioni responsabili

Norme e/o convenzioni

Grado di elaborazione

Livello di completezza

Date di creazione, revisione, cancellazione

Lingua/e

Scrittura/e

Fonti

Benito Mussolini, Citazioni, XX Secolo, Roma 1969

Area dell'acquisizione

Soggetti collegati

Persone ed enti collegati

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