Unità documentaria 123-b.12-fasc.1932 e - Nullo Balducci comunica al figlio Ezio varie vicende

Nullo Balducci informa il figlio Ezio di essersi incontrato con Ghinelli, la moglie e tale Sacchetti, e aggiunge di aver letto gli elogi del 'Carlino' e del 'Popolo d'Italia' riguardo al discorso tenuto a Cervia dal figlio. Il mittente scrive che il Capitano dei Carabinieri di Rimini (e forse anche il Colonnello di Bologna) si è recato a San Marino, a Borgo Maggiore, dove ha organizzato una riunione di tutti i carabinieri. Inoltre, il console Brandimarte, giunto a Rimini per ordine di Fossa, ha diffidato il Dr. Serafini a occuparsi ancora di politica, pena il confino, e Serafini ha risposto che se lui fa così, anche i signori di "lassù" devono fare altrettanto. Nullo Balducci scrive che il "ducetto" Giuliano è stato chiamato a Roma, e che a San Marino quattro fascisti girano per le case a prendere le firme per provare che tutti sostengono la fazione di San Marino, dando facoltà illimitate al segretario del partito contro il disfattismo di Martelli, Morri e Balducci. Nullo commenta: "Ma c'era bisogno di andare a prendere le firme per provare ch'erano apparentemente tutti d'accordo con loro?”, poi aggiunge che il prete Angeli ha litigato con i Gozi, e che il vecchio Braschi è contro di loro per il fatto della condotta veterinaria a Iafi, e anche perché, in una carica, l'hanno sostituito con Marino Fattori. L’autore auspica che gli abitanti di “lassù” si stanchino della tirannia dei Gozi.