Unità documentaria 103-b.8-fasc.7 - "Autarchia e Commercio", Anno III, n. 5

AUTARCHIA E COMMERCIO, ANNO III, N. 5.
Alcuni articoli illustrano il quadro statistico del carbone, le riunioni presiedute dal Duce per esaminare il fabbisogno alimentare e industriale del paese, le pile elettriche. All'interno, tra le letture per il soldato, l’articolo: ‘Elogio della Sanità’, in cui Gian Paolo Callegari racconta di aver visto in Marmarica, diretto verso Sidi el Barrani, un autocarro affondato in una buca scavata con badili, e di essersi sentito chiamare dal dottor B., centurione medico, ragazzo bruno dagli occhi chiarissimi, quasi ferini, direttore del servizio sanitario di una divisione in linea. Callegari scrive che questo medico è stato fra i più noti organizzatori della gioventù goliardica e che, essendo anche pediatra, dice: "Lo sai pure che un ferito è sempre un bambino e che a trattarlo da bambino, con dolcezza, metà lo risani già…". Il giornalista, entrato nell'autocarro del medico posto vicino al mare, “forse per richiamo nostalgico della sua Rimini", racconta che sul fondo dell'autocarro vi è il telo che delimita lo scompartimento con la brandina per il suo riposo, mentre tutto il resto è una specie di ufficio-ambulatorio arredato con assicelle delle casse dei rifornimenti. Callegari riferisce anche il racconto del dottor B. sul 17 settembre, quando a Sidi el Barrani l'aviazione inglese colpì intenzionalmente, mentre i feriti non erano in grado di lasciare le brandine. L'articolo prosegue elogiando i medici, giovani e non, che hanno lavorato sotto il fuoco inglese nonostante le insegne della Croce Rossa.