Area dell'identificazione
Segnatura/e o codice/i identificativo/i
Denominazione o titolo
Data/e
- [Dopo il 15 ottobre] 1938 (Creazione)
Livello di descrizione
Consistenza e supporto dell'unità di descrizione (quantità, volume, dimensione fisica)
Area delle informazioni sul contesto
Storia archivistica
Modalità di acquisizione o versamento
Area delle informazioni relative al contenuto e alla struttura
Ambito e contenuto
Donato Ottolenghi scrive a Balducci che il provvedimento, forse favorevole, è già stato preso, e può essere richiesto a S.E. Lepera. Il mittente aggiunge: "Mi tenga presente, anche per quanto le scrissi recentemente. Affettuosi saluti e ringraziamenti".
Procedure, tempi e criteri di valutazione e scarto
Incrementi previsti
Criteri di ordinamento
Area delle informazioni relative alle condizioni di accesso ed utilizzazione
Condizioni che regolano l’accesso
Condizioni che regolano la riproduzione
Lingua della documentazione
Scrittura della documentazione
Note sulla lingua e sulla scrittura della documentazione
Caratteristiche materiali e requisiti tecnici
Strumenti di ricerca
Area delle informazioni relative a documentazione collegata
Esistenza e localizzazione degli originali
Esistenza e localizzazione di copie
Unità di descrizione collegate
Area delle note
Nota
(I) Nato nel 1874, Donato Ottolenghi giunse a Bologna dopo varie esperienze a Pisa, Cagliari, Siena, Napoli. Intraprese la lotta antimalarica fondando una stazione sperimentale nelle campagne ferraesi, potenziò la bonifica umana introducendo un nuovo antimalarico, e approfondì lo studio del Tifo, specialmente in Romagna; a tale scopo fondò laboratori a Imola e Cesena. Nel 1935 fu chiamato a Napoli. Con il D.R. del 5 settembre 1938 “la vita scientifica di Ottolenghi fu bruscamente recisa”. Rimasto a Napoli, “minato nel fisico e nello spirito, confortato solo dalle visite di qualche allievo non dimentico del maestro”, lì morì il 17 ottobre 1942. Ricordando il suo insegnante, il Prof. Augusto Giovanardi scrisse tra l’altro: “Egli impersonò nel modo migliore quella che è sempre stata un’aspirazione dei cultori dell’Igiene, e cioè le più spiccate attitudini all’indagine scientifica e la più squisita sensibilità ai problemi dell’igiene applicata. Se buona scienza è quella che non si astrae dai problemi della vita, ma da tali problemi si alimenta e da essi trae corpo, ben si può dire che egli fu un cultore e un seguace della buona scienza”.
Identificatori alternativi
Punti di accesso
Punti d'accesso per soggetto
Punti d'accesso per luogo
Punti d'accesso per nome
- Ottolenghi, Donato (Soggetto)
- Lepera, Antonio (Soggetto)
- Giovanardi, Augusto (Soggetto)
Punti d'accesso per tipologia e forma
Area di controllo della descrizione
Codice identificativo della descrizione
Codici identificativi delle istituzioni responsabili
Norme e/o convenzioni
Grado di elaborazione
Livello di completezza
Date di creazione, revisione, cancellazione
Lingua/e
Scrittura/e
Fonti
- Archivio Storico Univeristà di Bologna: Ritratti di Docenti
- Alma Mater Studiorum Università di Bologna: 'Breve storia della Sezione di Igiene’