Unità documentaria 14-b.9-fasc.3 - Carlo Savoia confida di non riuscire a scrivere per la Mostra

Carlo Savoia, che dal sergente di ispezione ha ricevuto il telegramma di Granzotto che lo invita a scrivere per la Mostra, confida a Balducci di non riuscire a farlo, perché ritiene sconfortante “scrivere inutili parole mentre gli altri costruiscono opere”, e anche perché è assente dagli avvenimenti artistici. L’autore, “ingolfato tra calcoli algebrici sul tiro, fra gli obici e i cannoni”, ritiene di non avere più “la fregola di impugnare quella piccola arma che è la penna”, e ricorda di aver scritto per tre anni togliendo tempo a studio e lavoro. Savoia scrive che i ricordi positivi riguardano il Guf , l'entusiasmo organizzativo, e quanto Balducci ha inventato per far “brillare” il Guf di Bologna.