Area dell'identificazione
Segnatura/e o codice/i identificativo/i
Denominazione o titolo
Data/e
- San Marino, 5 giugno 1944 (Creazione)
Livello di descrizione
Consistenza e supporto dell'unità di descrizione (quantità, volume, dimensione fisica)
Area delle informazioni sul contesto
Storia archivistica
Modalità di acquisizione o versamento
Area delle informazioni relative al contenuto e alla struttura
Ambito e contenuto
Procedure, tempi e criteri di valutazione e scarto
Incrementi previsti
Criteri di ordinamento
Area delle informazioni relative alle condizioni di accesso ed utilizzazione
Condizioni che regolano l’accesso
Condizioni che regolano la riproduzione
Lingua della documentazione
Scrittura della documentazione
Note sulla lingua e sulla scrittura della documentazione
Caratteristiche materiali e requisiti tecnici
Strumenti di ricerca
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Esistenza e localizzazione degli originali
Esistenza e localizzazione di copie
Unità di descrizione collegate
Area delle note
Nota
(I) “Elementi samarinesi arruolatisi volontari nell’Esercito Repubblicano scoprirono e denunciarono, anche al Comando delle S.S. germaniche di Forlì, una riunione di persone sfollate e sammarinesi qualificate quali antifascisti e antitedeschi militanti, e procedette al fermo e alla consegna alla Polizia sammarinese di sei di essi, due dei quali erano cittadini sammarinesi. Il Comando delle S.S. di Forlì pretese l’immediata consegna dei sudditi italiani, contro il parere e il desiderio della Segreteria di Stato che in quella circostanza dovette adoperarsi non poco per non consegnare i sudditi sammarinesi. Tuttavia alla data del 26 giugno 1944, tali elementi, italiani e sammarinesi, erano già in libertà. Accanto a questo si ebbero episodi minori: ma la risultante è che non una delle migliaia e migliaia di persone quassù rifugiatesi è rimasta senza tutela del diritto di asilo e i casi individuali controversi - che non furono più di sei - furono ugualmente difesi fino al riscatto delle loro libertà”.
(II) “Il 4 giugno nel cimitero di Montalbo furono arrestati insieme con Gasperoni quattro comunisti riminesi, fra cui il segretario della Federazione Comunista clandestina Decio Mercanti e il tenente Giuseppe Polazzi, ispettore del CLNAI (Comitato Liberazione Nazionale Alta Italia), addetto ai collegamenti militari fra i vari gruppi partigiani, tutti coinvolti nel cosiddetto «comploto del cimitero» […] Altri due comunisti sammarinesi erano coinvolti nel «complotto», Lino Celli e Vincenzo Pedini […]".
Identificatori alternativi
Punti di accesso
Punti d'accesso per soggetto
Punti d'accesso per luogo
Punti d'accesso per nome
- Gasperoni, Ermenegildo (Soggetto)
- Mercanti, Decio (Soggetto)
- Polazzi, Giuseppe (Soggetto)
- Celli, Lino (Soggetto)
- Pedini, Vincenzo (Soggetto)
Punti d'accesso per tipologia e forma
Area di controllo della descrizione
Codice identificativo della descrizione
Codici identificativi delle istituzioni responsabili
Norme e/o convenzioni
Grado di elaborazione
Livello di completezza
Date di creazione, revisione, cancellazione
Lingua/e
Scrittura/e
Fonti
- Relazione: “Circa il bombardamento del 26 giugno 1944”, contenuta in: Busta 6-fasc.7
- Amedeo Montemaggi: San Marino nella bufera, pag. 29, Edizioni Grafiche Della Balda, 1984
- Antonio Montanari: I giorni dell’ira, pp. 77-78, Edizioni Il Ponte-Rimini, 1997