Unità documentaria 128-b.10-fasc.11 - Rufo Reffi si sofferma sulla difficile vita sammarinese

Rufo Reffi confida a Balducci quanto sia divenuta difficile la vita sammarinese per lui e Busignani, aggiunge di riscontrare in lui una certa freddezza, e spera che la Repubblica torni ad essere come quella "che ci lasciarono i nostri padri". Poi il mittente accenna ad un articolo del Popolo di Roma in cui l'autore scrive male di Balducci in qualità di direttore de L'Assalto. Inoltre, Reffi afferma che Balducci, nonostante le sue conoscenze e la sua intelligenza, non fa nulla "per ridurre all'impotenza quel canagliume" che ha ridotto San Marino in misere condizioni. Infine, l’autore si scusa per essere stato tagliente, ma trattandosi di vita o di morte, commenta: "Basta con le stampe anonime vogliamo firmare il proclama”.