Area dell'identificazione
Segnatura/e o codice/i identificativo/i
BE_REG-41-140-b.6-fasc.9
Denominazione o titolo
Intervista rilasciata da Ezio Balducci
Data/e
- [Luglio] 1955 (Creazione)
Livello di descrizione
Unità documentaria
Consistenza e supporto dell'unità di descrizione (quantità, volume, dimensione fisica)
Area delle informazioni sul contesto
Storia archivistica
Modalità di acquisizione o versamento
Area delle informazioni relative al contenuto e alla struttura
Ambito e contenuto
Intervista (10 pagine manoscritte) in cui Balducci risponde a domande relative alla sua opinione su elezioni anticipate e originale ordinamento costituzionale alla quale la Repubblica deve la sua longevità. Balducci si
sofferma sulla storia secolare e sul potere legislativo che “come in tutte le Repubbliche o meglio i Comuni medievali”, risiedeva nell'Arengo dei padri di famiglia; in seguito il potere fu deferito ad un Consiglio, sovrano assoluto, con diritto di vita e di morte sui cittadini, ed espropriazione dei loro beni. Balducci lo definisce: “Un sovrano che si rinnovava per cooptazione che quindi, benché composto di uomini, non moriva mai”, e spiega che la Reggenza “è la rappresentanza del Consiglio e non già, come alcuni credono, il Capo dello Stato”. Nell'intervista si precisa che nel 1906 si ebbe, dopo sette secoli “di non cattiva prova”, una trasformazione dovuta all'Arengo, secondo cui l'organo legislativo divenne temporaneo ed elettivo. Balducci continua illustrando le leggi successive datate 1909, 1915, 1920, 1950 e 1951, e le disposizioni in materia di convocazione dei comizi elettorali.
sofferma sulla storia secolare e sul potere legislativo che “come in tutte le Repubbliche o meglio i Comuni medievali”, risiedeva nell'Arengo dei padri di famiglia; in seguito il potere fu deferito ad un Consiglio, sovrano assoluto, con diritto di vita e di morte sui cittadini, ed espropriazione dei loro beni. Balducci lo definisce: “Un sovrano che si rinnovava per cooptazione che quindi, benché composto di uomini, non moriva mai”, e spiega che la Reggenza “è la rappresentanza del Consiglio e non già, come alcuni credono, il Capo dello Stato”. Nell'intervista si precisa che nel 1906 si ebbe, dopo sette secoli “di non cattiva prova”, una trasformazione dovuta all'Arengo, secondo cui l'organo legislativo divenne temporaneo ed elettivo. Balducci continua illustrando le leggi successive datate 1909, 1915, 1920, 1950 e 1951, e le disposizioni in materia di convocazione dei comizi elettorali.