Unità documentaria 105-b.5-fasc.3 - Raimondo Manzini aggiorna Ezio Balducci su vari fatti

Raimondo Manzini, che si recherà a Roma ai primi di novembre, assicura a Balducci che gli rivolgerà un saluto riverente e commosso, commentando che "ella infatti, come il defunto Aristide Briand, preferisce la parola orale a quella scritta”. Il mittente descrive i problemi di salute mal diagnosticati (malattia siamese) fino all’intervento del padre che riuscì a individuare nel suo sangue una strana malaria, tanto che a Port Said (nordest dell'Egitto) volevano sbarcarlo per dengue. Manzini aggiunge di essere migliorato, di aver fatto la tesi, e di prepararsi agli esami. Poi l’autore scrive di Bianchi, che ha accennato ai piani per il giornale benché, dati gli ostacoli incontrati da Bernardini, egli ritiene che sia un errore mandare il giornale a Bologna senza di lui. Infine, Manzini aggiunge: "Sento dire che lei è un grasso borghese. Vedere per credere”.