Area dell'identificazione
Segnatura/e o codice/i identificativo/i
Denominazione o titolo
Data/e
- Rimini, 23 [dicembre] 1948 (Creazione)
Livello di descrizione
Consistenza e supporto dell'unità di descrizione (quantità, volume, dimensione fisica)
Area delle informazioni sul contesto
Storia archivistica
Modalità di acquisizione o versamento
Area delle informazioni relative al contenuto e alla struttura
Ambito e contenuto
Lo scultore Elio Morri ringrazia il cognato Fausto Fabbri per il gradito regalo, e assicura che invierà il suo ritratto alla fonderia, così che si troverà a Verona per ritoccarlo assieme al busto dell'avvocato Babboni. La lettera è completata dalla moglie Enza Fabbri, che ringrazia il fratello Fausto per il dono.
Procedure, tempi e criteri di valutazione e scarto
Incrementi previsti
Criteri di ordinamento
Area delle informazioni relative alle condizioni di accesso ed utilizzazione
Condizioni che regolano l’accesso
Condizioni che regolano la riproduzione
Lingua della documentazione
Scrittura della documentazione
Note sulla lingua e sulla scrittura della documentazione
Caratteristiche materiali e requisiti tecnici
Strumenti di ricerca
Area delle informazioni relative a documentazione collegata
Esistenza e localizzazione degli originali
Esistenza e localizzazione di copie
Unità di descrizione collegate
Area delle note
Nota
(I) Fascicolo P Senza Data
(II) Nato a Rimini nel 1913, fin da bambino Elio Fabbri manifestò una predisposizione all’arte sviluppata nella bottega di Filugenio Fabbri, il cementista-scultore autore della Fontana dei quattro cavalli. Compì gli studi artistici tra Torino, Ravenna e Bologna, e nel 1934 aprì un suo primo studio in via Giordano Bruno segnalandosi da subito come il migliore scultore sulla piazza. Nel 1935 il giovane con “la barbetta ricciuta color rame” fu chiamato ad esporre assieme a Curugnani, Pasquini e Pazzini, artisti più anziani e già affermati. Nel 1937 vinse il concorso nazionale per la Scuola dell’Arte della Medaglia presso la Zecca di Roma, dove lo scultore si trasferì per alcuni anni, nei quali fu a contatto con l’avanguardia artistica italiana. Ma Rimini restava la sua città del cuore, e dopo la guerra rientrò definitivamente in riva all’Adriatico, ponendosi in una posizione di apparente isolamento, ma al contempo realizzando una serie di notevoli opere: dal busto di Busignani in piazza Ferrari (1939), alla Via Crucis delle Grazie (1947-54), fino al Monumento alla Resistenza di Parco Cervi (1968-73).
Identificatori alternativi
Punti di accesso
Punti d'accesso per soggetto
Punti d'accesso per luogo
Punti d'accesso per nome
- Morri, Elio (Soggetto)
- Fabbri, Fausto (Soggetto)
- Fabbri, Enza (Soggetto)
- Babboni, Gustavo (Soggetto)