Unità documentaria 60-b.35-fasc.5 - "San Marino", Anno VIII, n. 2

SAN MARINO, ANNO VIII, N. 2
Tra gli articoli: 'Coerenza e convenienza', in cui si contestano i dirigenti comunisti che “dicono di essersi battuti per il popolo. Però il popolo langue ed i gerarchi si sono ben sistemati”; segue uno spazio sul diritto al voto alle donne, e al I° Congresso delle Donne Sammarinesi tenutosi il 6 marzo nel salone dell'Albergo Titano. In seconda pagina la dedica ad Antonio Onofri Padre della Patria, ricordato in Pieve il 26 febbraio. Di lui, nato il 28/12/1759 e morto il 26/02/1826, se ne rammentano saggezza, prudenza e fine diplomazia, dimostrate nel periodo burrascoso dell'invasione napoleonica in Italia (1796-1797) quando Napoleone voleva restituito un fuggiasco rifugiatosi a San Marino. Le trattative, iniziate a Rimini col generale Sahuguet, continuarono a San Marino con il Monge, inviato ufficialmente da Bonaparte. Si racconta come il Generale, conquistato dall'Onofri, offrì di ingrandire il territorio della Repubblica, ottenendo la risposta “che la Repubblica di San Marino, contenta della sua piccolezza non ardiva di accettare l'offerta generosa né entrare in veste di ambizioso ingrandimento che potrebbero col tempo compromettere la sua libertà”, ma accettò in seguito l'offerta di grano per giungere al nuovo raccolto, ed il regalo di quattro cannoni “che mai ritirò”. Quando, nel 1805, Bonaparte Imperatore dei Francesi invitò a Milano il nostro Ambasciatore, Onofri fu onorato come i rappresentanti degli stati più potenti, e il Congresso di Vienna “confermò la preveggente saggezza del nostro diplomatico”.