Area dell'identificazione
Segnatura/e o codice/i identificativo/i
BE_REG-32-22-b.12-fasc.n
Denominazione o titolo
Dichiarazioni a favore di Bruno Chiarini
Data/e
- Vaticano, 23 febbraio 1946 (Creazione)
Livello di descrizione
Unità documentaria
Consistenza e supporto dell'unità di descrizione (quantità, volume, dimensione fisica)
Area delle informazioni sul contesto
Storia archivistica
Modalità di acquisizione o versamento
Area delle informazioni relative al contenuto e alla struttura
Ambito e contenuto
Intestazione: Segreteria di Stato di Sua Santità.
Monsignor Gustavo Testa, che nella sua qualità di Delegato Apostolico in Egitto visitò molte volte i campi e gli ospedali dei prigionieri in Egitto dall'ottobre 1940 all'agosto 1942, dichiara che il Colonnello Bruno
Chiarini, visitato all'ospedale inglese di Alessandria e nel campo di Geneifa, diede buon esempio con il suo nobile contegno, tranquillità di spirito, fierezza del sacrificio, e di avergli pertanto conservato tutta la propria stima come egli merita.
Forlì. Precisando che tali contatti riguardavano la sorte “di migliaia di renitenti ai richiami alle armi pubblicati dal governo della repubblica sociale” rifugiatisi in Repubblica, e riportando la nota “perentoria”
n.1421 del 13 dicembre 1943, Balducci dichiara che “in quei drammatici frangenti non una sola domanda di arresto o di estradizione” pervenne, e che “la occupazione Alleata sopravvenne senza che uno solo di tali elementi fosse prelevato, perseguito o limitato della propria libertà”. Balducci ribadisce che ciò avvenne per volontà del Colonnello Chiarini e del Prefetto di Forlì Zaccherini.
Monsignor Gustavo Testa, che nella sua qualità di Delegato Apostolico in Egitto visitò molte volte i campi e gli ospedali dei prigionieri in Egitto dall'ottobre 1940 all'agosto 1942, dichiara che il Colonnello Bruno
Chiarini, visitato all'ospedale inglese di Alessandria e nel campo di Geneifa, diede buon esempio con il suo nobile contegno, tranquillità di spirito, fierezza del sacrificio, e di avergli pertanto conservato tutta la propria stima come egli merita.
- Sullo stesso foglio Ezio Balducci dichiara che quando fu Inviato Straordinario nel periodo settembre 1943 a tutto il 1944, ebbe frequenti contatti con il Colonnello Bruno Chiarini, allora comandante il distretto di
Forlì. Precisando che tali contatti riguardavano la sorte “di migliaia di renitenti ai richiami alle armi pubblicati dal governo della repubblica sociale” rifugiatisi in Repubblica, e riportando la nota “perentoria”
n.1421 del 13 dicembre 1943, Balducci dichiara che “in quei drammatici frangenti non una sola domanda di arresto o di estradizione” pervenne, e che “la occupazione Alleata sopravvenne senza che uno solo di tali elementi fosse prelevato, perseguito o limitato della propria libertà”. Balducci ribadisce che ciò avvenne per volontà del Colonnello Chiarini e del Prefetto di Forlì Zaccherini.
Procedure, tempi e criteri di valutazione e scarto
Incrementi previsti
Criteri di ordinamento
Area delle informazioni relative alle condizioni di accesso ed utilizzazione
Condizioni che regolano l’accesso
Condizioni che regolano la riproduzione
Lingua della documentazione
Scrittura della documentazione
Note sulla lingua e sulla scrittura della documentazione
Caratteristiche materiali e requisiti tecnici
Strumenti di ricerca
Area delle informazioni relative a documentazione collegata
Esistenza e localizzazione degli originali
Esistenza e localizzazione di copie
Unità di descrizione collegate
Area delle note
Identificatori alternativi
Punti di accesso
Punti d'accesso per soggetto
Punti d'accesso per luogo
Punti d'accesso per nome
- Testa, Gustavo (Soggetto)
- Chiarini, Bruno (Soggetto)
- Zaccherini, Alberto (Soggetto)