Unità documentaria 25-b.7-fasc.12 - Ezio Balducci contesta alcune personalità fasciste sammarinesi

Due copie di documento (che pare incompleto) in cui Ezio Balducci fa riferimento "all'unito giornale", da cui si evidenzia il grado di dignità del P.F.S.; si riferisce che Giuliano Gozi, non solo ha accolto nelle file del Partito "questi signori", ma li ha sistemati in posti di gerarchie. Inoltre, si ricorda che a Domagnano fu nominato Capitano del Castello l'ex Segretario della locale sezione del PPS (fascista del 1930), mentre Segretario Politico fu nominato il fratello, che nel 1928 era vestito da seminarista. Balducci scrive che a Serravalle uno degli esponenti del PPS, nonché responsabile del giornale 'La Libertà', un bolscevico che banchettò dopo l'omicidio Bosi, e che bevve il bicchiere di olio di ricino, è diventato fascista. Balducci rimarca che proprio Carlo Balsimelli ha rappresentato la Repubblica ai funerali di Arnaldo Mussolini. L’autore ricorda che, essendo prossima la scadenza del mandato reggenziale, e intuendo le persecuzioni che sarebbero seguite, il 6 marzo 1930 chiese a Giuliano Gozi il nulla osta per il suo definitivo passaggio al Fascio di Rimini, e che il 7 marzo Gozi rispose a favore del nulla osta.