Unità documentaria 85-b.5-fasc.3 - Giovanni De Toni comunica che il Prof. Pincherle sarà sollevato dall'insegnamento

Carta intestata: Istituto Clinica Pediatrica R. Università.
Il direttore Prof. Giovanni De Toni, dispiaciuto di non aver visto Balducci al congresso di Genova e di non avergli parlato, lo informa che il Prof. Pincherle dovrebbe rientrare nell'elenco dei professori eliminati dall'insegnamento per ragioni di razza e che, sebbene il discorso di Trieste lasci pensare a varie eccezioni per benemerenze, la purezza della razza ebraica e la mancanza di servizio militare rendono difficile a Pincherle mantenere la cattedra. Ritenendo che il 15 ottobre si procederà a una sistemazione, De Toni scrive: "Ella può immaginare quale lavoro si stia facendo da parte di aspiranti alla successione". Riguardo all'incarico, il mittente spiega che la Facoltà sarebbe in imbarazzo perché l'aiuto, Prof. Coccheri (Pietro) ha la moglie ebrea straniera (Bielorussa), e non gode le simpatie della facoltà, mentre lui, De Toni, pratico della clinica sarebbe soluzione gradita allo stesso Pincherle perché salvaguarderebbe la scuola. L’autore chiede a Balducci se tramite Gardini si può indagare sulla presenza di altre pratiche di eventuali aspiranti. Inoltre, De Toni ritiene che Starace dovrebbe fare pressione sul Ministro dell'Educazione Nazionale facendo rilevare i suoi precedenti quale volontario combattente di trincea, decorato, ecc. Infine, il mittente ricorda di occuparsi di problemi sociali e di essere da tre anni dirigente sanitario della GIL modenese. La lettera si conclude con un N.B: "Non ho bisogno di dirle che sono di razza ariana fino alla… decima generazione almeno”.