Area dell'identificazione
Segnatura/e o codice/i identificativo/i
Denominazione o titolo
Data/e
- Roma, 21 ottobre 1943 (Creazione)
Livello di descrizione
Consistenza e supporto dell'unità di descrizione (quantità, volume, dimensione fisica)
Area delle informazioni sul contesto
Storia archivistica
Modalità di acquisizione o versamento
Area delle informazioni relative al contenuto e alla struttura
Ambito e contenuto
- 21.10.1943. Ezio Balducci informa Prinzing di essere stato delegato dalla natìa Repubblica a rappresentarla quale inviato straordinario presso l'Ambasciata, le Forze Armate Tedesche e il Ministero degli Esteri Italiano, aggiunge di aver presentato al Console una lettera con il racconto delle cose sammarinesi che rispecchia “la verità assoluta dei fatti", e assicura che la sua "piccola Patria non conserva alcun rancore verso la Grande Germania", e che lui farà di tutto perché ogni controversia venga risolta secondo interesse comune.
- 13.10.1943?. San Marino. Carta intestata: Segreteria di Stato Affari Esteri. Ezio Balducci espone a "Eccellenza" (Rudolf Rahn?) quanto accaduto a San Marino il 5 ottobre allorchè un gruppo di autoblinde germaniche delle SS giunse in Repubblica, e un Sottufficiale con alcuni militari, presentandosi alla residenza dei Capitani Reggenti, ingiunsero con le armi in pugno la consegna immediata di cinque cittadini "ritenuti politicamente estremisti", nonché "di tutti i prigionieri inglesi evasi dai campi di concentramento e sconfinati nel territorio della Repubblica". Si precisa che, nonostante ai militari si facesse presente che i prigionieri inglesi erano solo tre e regolarmente incarcerati, i tedeschi se li fecero consegnare. Si ricorda che in seguito le SS arrestarono alcuni cittadini, fra i quali un membro del Consiglio, rilasciandoli dopo circa tre ore. Balducci riferisce inoltre che l'8 ottobre giunse a San Marino un secondo gruppo di circa cento militari che chiese la requisizione di armi e di automobili, "ritenute imboscate”, appartenenti a cittadini italiani. Benchè le autorità spiegassero che un Decreto proibiva tale trasferimento, i militari controllarono il territorio per vari giorni constatando l'assenza di armi e andandosene con la collaborazione delle autorità e con 38 macchine, di cui 14 appartenenti a cittadini sammarinesi. Il Capitano comandante il gruppo attestò "il trattamento cortese del Governo ed il contegno sereno della sua popolazione", dichiarazione che viene allegata. Balducci, definendosi volontario, decorato, invalido della presente guerra, e reduce da venti mesi di prigionia, garantisce "se è necessario con la mia vita, che né il Governo, né qualsiasi unità della popolazione sammarinese hanno recato, o intendono recare offesa" alle Forze Armate Tedesche. Balducci rimarca che vari ufficiali visitarono San Marino, e che la popolazione confida nel rispetto usato verso Andorra e il Principato di Monaco. Infine, dopo aver ricordato che venti giovani sammaririnesi partiti volontari risultano dispersi, Balducci si appella “alla Vostra Autorità" perché si renda giustizia a San Marino, e “le eventuali controversie" si risolvano tramite "quella pacifica comprensione di cui io mi rendo garante per il mio Paese".
- 13.10.1943. Carta intestata: Segreteria Affari Esteri. Copia della dichiarazione (in tedesco) del Capitano (Hauptmann) W. Amaler in merito alle macchine sequestrate e al comportamento gentile della gente.
Procedure, tempi e criteri di valutazione e scarto
Incrementi previsti
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Condizioni che regolano la riproduzione
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Scrittura della documentazione
Note sulla lingua e sulla scrittura della documentazione
Caratteristiche materiali e requisiti tecnici
Strumenti di ricerca
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Esistenza e localizzazione degli originali
Esistenza e localizzazione di copie
Unità di descrizione collegate
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Nota
(I) 28.10.1943. Dichiarazione dei Capitani Reggenti Delle Balda - Lonfernini: "A seguito delle luttuose giornate del 5 e dell’8 ottobre in cui fu offesa e menomata la nostra sovranità, la Reggenza, con tutta sollecitudine, provvide, onde cautelarsi per l'avvenire, inviando, sia presso il Ministero Italiano degli Esteri sia presso l'Ambasciata Germanica a Roma, un nostro Inviato Straordinario nella persona del Dott. Ezio Balducci, volontario di guerra, mutilato e decorato al valore, il quale ha assolto con amore e competenza il compito affidatogli. Infatti dopo questa missione è giunto in visita il 25 corrente in Repubblica il Feldmaresciallo Rommel […]. Il giorno dopo, inviato da Rommel, giunse un Colonnello Germanico, al quale il Balducci si è offerto garante colla propria vita di quanto potrà avvenire in Repubblica […] Anche presso il Comando Germanico di Rimini il Dott. Balducci rappresenta ufficialmente la Repubblica”.
Identificatori alternativi
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Punti d'accesso per luogo
Punti d'accesso per nome
- Rahn, Rudolf (Soggetto)
- Della Balda, Marino (Soggetto)
- Lonfernini, Sante (Soggetto)
- Rommel, Erwin (Soggetto)