Unità documentaria 131-b.10-fasc.14 - Ezio Balducci confida a Cesare Colliva la propria sofferenza

Ezio Balducci esprime al Podestà Cesare Colliva la sofferenza per gli eventi drammatici del periodo, e anche quella di dover lasciare i posti di lavoro per il partito, ai quali fu chiamato. Il mittente ricorda che una lettera di Buffarini gli promise, circa nove mesi prima, la cittadinanza italiana, di cui però non ha più saputo nulla. Dopo cinque anni di duro lavoro, l’autore ritiene di aver meritato la considerazione del partito. In seguito l’autore descrive la situazione familiare, la morte della madre che ha lasciato il padre in condizioni pietose, e l'accanimento dei nemici sammarinesi che gli hanno fatto pagare le spese di visita e cure mediche dei due siciliani detenuti a San Marino. Infine, Balducci sollecita Colliva a interessarsi con Starace.