Unità documentaria 127-b.10-fasc.12 - Nullo Balducci racconta gli avvenimenti del giorno precedente

Area dell'identificazione

Segnatura/e o codice/i identificativo/i

BE_REG-18-127-b.10-fasc.12

Denominazione o titolo

Nullo Balducci racconta gli avvenimenti del giorno precedente

Data/e

  • Rimini, 15 giugno 1932 (Creazione)

Livello di descrizione

Unità documentaria

Consistenza e supporto dell'unità di descrizione (quantità, volume, dimensione fisica)

Area delle informazioni sul contesto

Storia archivistica

Modalità di acquisizione o versamento

Area delle informazioni relative al contenuto e alla struttura

Ambito e contenuto

Nullo Balducci scrive al figlio Ezio che la sera precedente Rufo Reffi era a Rimini, ma appena arrivato in Città è stato portato in caserma e interrogato per tre ore in merito alla diffusione di un manifesto lanciato alla polazione il giorno dell'inaugurazione della Ferrovia, e diffuso solo in Città. Trattenuto tutta la notte, la mattina (del 15/06) Rufo ha incontrato Manlio Gozi che gli ha tirato il bastone, e Rufo ha risposto con un pugno producendogli una lesione alla testa con fuoriuscita di sangue. Allora, Gozi ha estratto la rivoltella per sparare, ma Rufo è scappato e alcune persone hanno disarmato Manlio Gozi. L’autore spiega che subito dopo i fratelli Gino e Celio (Gozi), vedendo Manlio sporco di sangue, hanno cominciato a urlare e bastonare i vetri del negozio, e sono entrati rompendo quanto gli capitava sotto mano, mentre Rufo era rincatucciato in un angolo. A questo punto, continua Balducci, è iniziata la rappresaglia che ha coinvolto gli studenti, i quali hanno trovato e arrestato Rufo; poi questi studenti hanno trovato Gattei che si trovava in Città, lo hanno bastonato e gli hanno rovinato la macchina; quindi, giunti a Serravalle, sono entrati da Memè buttandoo tutto sossopra, poi da Moro Morri, con lancio di bottiglie d'inchiostro nel mezzo della casa, e così da Santolini. Il mittente precisa che questo racconto gli è stato fatto da Savini che si trovava a Serravalle mentre accadevano i fatti. Si suppone che gli studenti riminesi prestatisi alla caccia siano sotto esami e scarsi di voti, e che così abbiano ottenuto la simpatia del deputato agli studi, Manlio Gozi. Poi Balducci informa il figlio Ezio che lo studente in medicina Cantelli ha chiesto di lui, ma di avergli risposto che per certe faccende il figlio non può far nulla, e di rivolgersi invece a Ravegnani o Seghettini. L’autore scrive che Egisto Morri, benchè sconsigliato, era andato "lassù" per accompagnare la figlia all'esame, e che era passato dall'ospedale anziché dalla piazzetta "ch'era piena di gente con Manlio in mezzo”. Inoltre, Savini, meravigliato da quello spettacolo, ritiene che non si debba offrire nessun motivo di appiglio. Nullo raccomanda al figlio di badare per sé.

Procedure, tempi e criteri di valutazione e scarto

Incrementi previsti

Criteri di ordinamento

Area delle informazioni relative alle condizioni di accesso ed utilizzazione

Condizioni che regolano l’accesso

Condizioni che regolano la riproduzione

Lingua della documentazione

Scrittura della documentazione

Note sulla lingua e sulla scrittura della documentazione

Caratteristiche materiali e requisiti tecnici

Strumenti di ricerca

Area delle informazioni relative a documentazione collegata

Esistenza e localizzazione degli originali

Esistenza e localizzazione di copie

Unità di descrizione collegate

Area delle note

Nota

(I) 12 giugno 1932: inaugurazione della Ferrovia San Marino - Rimini

Identificatori alternativi

Punti di accesso

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Punti d'accesso per luogo

Punti d'accesso per nome

Punti d'accesso per tipologia e forma

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Codice identificativo della descrizione

Codici identificativi delle istituzioni responsabili

Norme e/o convenzioni

Grado di elaborazione

Livello di completezza

Date di creazione, revisione, cancellazione

Lingua/e

Scrittura/e

Fonti

Area dell'acquisizione

Soggetti collegati

Persone ed enti collegati

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