Unità documentaria 367-b.13-fasc.8 - Documento sulla situazione politica sammarinese

Documento intitolato: "Situazione politica a San Marino", articolato in 7 domande:
1. Si chiede se il Governo di sammarinese è o no socialcomunista, e si afferma che la risposta è contenuta ne La Scintilla che pubblica la mozione del IV° Congresso del Partito Comunista, e la richiesta di riconoscimento ufficiale della Repubblica da parte dell'URSS, Cina Popolare, ecc..
2. Si chiede se “la casa da gioco è aliena da ogni significato politico”, e si cita l'art. 1 della Convenzione Italo-Sammarinese che recita: ”La Repubblica di San Marino nella certezza che non le verrà mai meno l'amicizia protettrice dell'Italia per la conservazione della sua antichissima libertà e indipendenza dichiara che non accetterà quella di nessun altra Potenza”.
3. Chiede: “quali informazioni può dare il Segretario di Stato sul famoso Max Maximum e sulla sua importanza nei confronti della casa da gioco di S. Marino”. Di seguito si ricorda l'attività spionistica del Maximum, la sua espulsione da tutti i paesi europei, un articolo su di lui apparso su Time nell'agosto 1949, il processo di Winterthur del 15/16 giugno 1949, in Svizzera, che denunciò il Maximum in merito ad una organizzazione spionistica a favore dei paesi orientali.
4. Chiede se Maximum, recentemente espulso dall'Italia e inviato con foglio di via in Palestina, ha in San Marino un suo agente di nome Schermann, nominato nel consiglio di amministrazione della casa da gioco.
5. Verte su un motivo doganale di controversia con il governo italiano relativi all'importazione di olio di Tung dalla Cina con celebrazione di causa presso il Tribunale di Milano nel 1948, la cui sentenza è del 2 maggio 1949.
6. Chiede come si spiega l'esistenza, a San Marino, di una società bancaria e finanziaria che ha in Max Maximum il suo consigliere delegato, quando, in base all'art. 47 della Convenzione Italo-Sammarinese, la Repubblica si impegna a “non adottare alcun provvedimento finanziario" che possa influire sulla circolazione monetaria italiana.
7. Verte sugli incassi della casa da gioco visti come “tributo del contribuente italiano" , e conseguente controllo, non "assedio”, del governo italiano sui concittadini che si recano a giocare.