Area dell'identificazione
Segnatura/e o codice/i identificativo/i
BE_REG-28-38-b.4-fasc.1
Denominazione o titolo
Filippo Mancini racconta alcuni cambiamento avvenuti all'INFPS
Data/e
- Roma, 22 aprile 1942 (Creazione)
Livello di descrizione
Unità documentaria
Consistenza e supporto dell'unità di descrizione (quantità, volume, dimensione fisica)
Area delle informazioni sul contesto
Storia archivistica
Modalità di acquisizione o versamento
Area delle informazioni relative al contenuto e alla struttura
Ambito e contenuto
Lunga lettera inviata all'Ospedale Riserva 'Balilla’ con cui Filippo Mancini esprime a Balducci la grande gioia per il suo ritorno, e il compiacimento per la notizia letta su 'L'Assalto' relativa all'encomio tributato "alla vostra intrepida e generosa azione". Poi il mittente comunica a Balducci i cambiamenti avvenuti all'Istituto durante la sua assenza: la "antipatica manovra", relativa alle sorti dell'Istituto d'Igiene e Med. Sociale e la rivista, perché un decreto del Consiglio dei Ministri stabilisce che l'Istituto di Prevideza Sociale passi al Ministero delle Corporazioni sotto la denominazione di: Istituto Fascista di Medicina Sociale. L’autore elenca gli "artefici" della manovra: professoressa Fambri, Ronchi, Midulla, ecc., e commenta che "gli armeggi di quella donna" sono stati tanti, che si è fatta mettere in ruolo senza esami e concorso, oltre a farsi riconoscere periodi di anzianità e "perfino dei diritti di combattente con croce di guerra!". Mancini aggiunge che il "lavorìo" è avvenuto all'insaputa di tutti, compreso il Prof. Francioni, e che la causa sarebbe l'improduttività del loro settore, nonostante lui si sia adoperato con ogni mezzo per tagliare spese e cercare aiuti per la rivista. A tale proposito, il mittente spera che i numeri spediti a mezzo Croce Rossa siano giunti, e spiega che sono in preparazione altri numeri doppi abbinati per adeguarsi ai decreti sul consumo della carta. L’autore conclude scrivendo di essersi recacato a Viterbo la domenica precedente, al Santuario di Santa Rosa, patrona della città, la quale liberò la sua terra dalle orde di Federico II°, e alla quale ora si rivolgono le famiglie dei combattenti viterbesi per "propiziare la salute dei loro cari e la vittoria della Patria".
Procedure, tempi e criteri di valutazione e scarto
Incrementi previsti
Criteri di ordinamento
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Condizioni che regolano l’accesso
Condizioni che regolano la riproduzione
Lingua della documentazione
Scrittura della documentazione
Note sulla lingua e sulla scrittura della documentazione
Caratteristiche materiali e requisiti tecnici
Strumenti di ricerca
Area delle informazioni relative a documentazione collegata
Esistenza e localizzazione degli originali
Esistenza e localizzazione di copie
Unità di descrizione collegate
Area delle note
Identificatori alternativi
Punti di accesso
Punti d'accesso per soggetto
Punti d'accesso per luogo
Punti d'accesso per nome
- Mancini, Filippo (Soggetto)
- Francioni, Giuseppe (Soggetto)
- Fambri, Elena (Soggetto)