Unità documentaria 111-b.13-fasc.7 - Nullo Balducci informa il figlio Ezio sul processo Morri

Nullo Balducci, informato da Alberto Francini, racconta al figlio Ezio quanto accaduto a Moro Morri all'uscita dal Tribunale, presenti Manlio Gozi e Freschi, nipote di Simoncini, e altri operai fatti venire appositamente perché "loro lassù credevano che fossimo andati su in massa"; un operaio ha gettato un bidone vicino alle gambe di Moro ruzzolato per la costa, che poi Manlio (Gozi), con un calcio, ha fatto andare più giù ancora. Morri era avanti col tenente dei carabinieri, il quale esigeva "che Moro camminasse più in fretta". Sostenendo che hanno voluto condannarlo per forza, l’autore scrive: "Anche di te il bel Giuliano si è sfogato durante la requisitoria. Ma possibile che il contegno dei carabinieri (perché c'era solo il tenente fuori in strada, mentre nella sala c’erano tutti) non si debba censurare?". Poi il mittente comunica al figlio di aver ordinato, tramite Bigi (Tommaso), i documenti che gli occorrono, e che spedirà
a tutti fuori territorio la stampa di Manzoni, impostandola a Forlì.