Unità documentaria 368-b.4-fasc.2 - Bruno Minzi rammenta la prigionia e segnala un prigioniero

• 20.12.1942. Carta intestata: Comune di Lugo, Ufficio Sanitario. Bruno Minzi, che allega un tesserino (non presente), si scusa con Balducci per il ritardo con cui scrive, dovuto a motivi di salute. L’autore racconta di essere tornato al suo lavoro, benché mobilitato civilmente, e di essere in comunicazione con Marini, il quale è stato richiamato dalla sua Legione. Minzi accenna ad una ricevuta rilasciata in Egitto, ma afferma

di non credere al pagamento, poi ricorda il Natale precedente, molto diverso da quello attuale. Il mittente allega la lettera di Afra Rivalta, il cui marito, il prigioniero Raffaele Rivalta, era portaferiti della Divisione '3 Gennaio', e spiega che la donna cerca qualcuno che compili il tesserino sanitario da inviare poi all'Ospedale 309 in Egitto, perché il precedente tesserino andò smarrito nell’azione di Sidi el Barrani.

• Lugo. Dall'Ufficio Ceralicoltura del Municipio. Afra Rivalta, moglie del prigioniero Raffaele, di cui già ha scritto Minzi, spiega a Balducci che il marito non è più in Egitto perché trasferito in Inghilterra come infermiere di un ospedale del campo n. 28. La donna precisa che egli apparteneva alla Iª Compagnia di Sanità di Torino, e quando fu fatto prigioniero era portaferiti. La mittente racconta che il marito non è più in possesso del tesserino internazionale e Ginevra non rilascia duplicati, pertanto chiede a Balducci quale via seguire per spedire al marito un tesserino timbrato e in ordine.