Unità documentaria 225-b.2-fasc.1-sottofasc.1/1 - Nullo Balducci aggiorna il figlio Ezio sulle vicende sammarinesi

Nullo Balducci informa il figlio Ezio che il giorno precedente, 31 luglio, si è adunato il Consiglio provvisorio composto da 20 membri, poi aumentati a 30, i quali, per prima cosa, hanno chiesto la revisione del processo. Il mittente aggiunge che "hanno inveito contro il commissario Ramoino che se ne andrà" e licenziato l'Ispettore di Città, sostituito da quello del Borgo. Inoltre, l’autore scrive che le elezioni si terranno il 15 settembre, che Babboni ha accettato la Segreteria degli Esteri e Forcellini quella degli Interni. Nullo, lieto che il figlio l'abbiano "lasciato al suo posto", lo sollecita a scrivere a Lonfernini, Gino Giacomini e Forcellini, come ha fatto Egisto Morri. Riferendosi al fatto dei carabinieri, Nullo riporta la voce secondo cui sarebbero stati fatti venire su da "loro" in accordo col Console (Guglielmi), e che quest’ultimo avrebbe ricevuto un avvertimento di Badoglio per impedire che in Repubblica nasca un partito a valore politico e favorirne uno composto solo da un gruppo di cittadini, "altrimenti avrebbe messo a posto le cose". Infatti, Nullo confida che gli ultimi carabinieri forse sono stati inviati da lui. Infine, dopo aver accennato a Teodorani che si trovava a San Marino fino a due giorni prima, Nullo Balducci ricorda al figlio Ezio che "è arrivato il momento di preparare per te”.

• Sul retro della lettera Ofelia Balducci, tramite il fratello Ezio, sollecita il marito Fausto a scriverle più spesso, poi tranquillizza entrambi riferendo che "il babbo è calmo e anche un pò brontolone”.