Unità documentaria 161-b.28-fasc.novembre - Peppino Monti raccomanda a Balducci massima tranquillità

Carta intestata. Giuseppe (Peppino) Monti, che appena rientrato da Genova e da alcuni giorni trascorsi in Toscana dal cugino Donati, ha saputo della recrudescenza della malattia nella settimana precedente, scrive a Balducci di essere costantemente aggiornato da Suzzi Valli e da Santolini. Raccomandando assoluta tranquillità, il mittente afferma che “non siamo vecchi, ma tarati”, e che “in questo mondo, nonostante tutto, ci si trova ancora bene”. Poi Monti riferisce la malattia di Poppi contratta in Etiopia, anticipa il viaggio a Roma di Suzzi Valli per il congresso sulle malattie infettive, e manifesta interesse per la tragedia bellica (Crisi di Suez) che si sta svolgendo ”su quegli itinerari che ci videro nel nostro viaggio di ritorno di prigionieri di guerra”.