Unità documentaria 241-b.2-fasc.1-sottofasc.1/1 - Nullo Balducci si sofferma su vari accadimenti

Nullo Balducci informa il figlio Ezio che a San Marino si è proceduto alla nomina del nuovo Console della Repubblica in Roma, avvocato Comandini di Cesena, amico di Babboni, in sostituzione di Stacchini (Ettore), e si sta sostituendo anche l'avvocato di Roma che ebbe parte nella sentenza del processo. L’autore scrive che "quassù" preparano una commissione per sindacare l'operato del passato governo, e si sofferma sugli incarichi di Babboni e Forcellini, che forse non andranno oltre le elezioni del 5 settembre. Nullo Balducci racconta di aver saputo dalla radio dei bombardamenti di Milano e Torino, mentre a Rimini "siamo tutte le sere in allarme", tanto che ormai è pochissima la gente che esce all'aperto, e ribadisce che Ofelia è a Covignano. Dopo aver accennato a tale Ramberti, l’autore confida di aver incontrato un certo Giannessi, sfrattato da San Marino "per motivo delle elezioni", che chiedeva di Ezio. Riferendosi ai Gozi - Giuliano, Manlio e Richetto (Federico) - l’autore suppone che si trovino a Roma e non in Ancona, e a proposito del loro "doloroso distacco", ricorda gli eventi passati e il distacco di Moro (Morri) dalla sua famiglia dopo 80 giorni di carcere e dopo averlo messo alla berlina con un bidone attaccato e fatto girare per la città.