Unità documentaria 352-b.18-fasc.novembre - Peppino Monti commenta la malattia di Balducci

Carta intestata. Giuseppe (Peppino) Monti confida a Balducci di aver seguito con trepidazione le fasi della malattia, e commenta che ”nei campi di prigionia della Palestina l'avvenire non ci si presentava troppo roseo, ma tutto avremmo potuto prevedere fuorché di avere dei guai così gravi per motivi di quella salute che sempre ci aveva così benevolmente assistito”. Poi, riferendosi alla necessità di condurre una vita tranquilla e lontana dalle attività politiche, il mittente afferma che ”fino ai quaranta anni la salute è stata al nostro servizio, ma ora siamo noi che dobbiamo metterci al servizio della salute”. Infine, non essendo stata fatta diagnosi certa, Monti suggerisce che la malattia possa collegarsi ai numerosi casi di Maltese avuti in zona, ”dove tu ti sei aggirato", e forse consumato formaggio fresco locale.