Unità documentaria 10-b.34-fasc.1 - Documenti sulla sentenza condannatoria del Sindacato della Reggenza

• 07.01.1932. Carta intestata: Segreteria di Stato per gli Affari Interni. Documento con cui i Valerio Pasquali e Marino Ciacci, Giudici Sindacatori della Reggenza Balducci - Busignani, nominano a proprio consulente il Commissario della Legge Giacomo Ramoino, e fissano la pubblicabzione della sentenza a sabato 9 gennaio 1932.
• Documento con cui il Tenente dei RR. CC. Francesco Valentini, già al servizio del governo sammarinese, è invitato dal Procuratore del Fisco a deporre sui capi d'accusa avanzati contro l'ex Reggente Balducci:

1. Il Reggente esplicò opera di discordia nel paese proteggendo il disfattismo antigovernativo, e fu autore di una campagna denigratoria contro la ferrovia San Marino-Rimini.
2. Il Reggente Balducci "con i suoi discorsi pronunciati nella prima seduduta consigliare della sua magistratura eccitò gli animi al punto che sorsero tumulti nell'aula e nella tribuna", e furono "volgarmente offesi i Reali Carabinieri al servizio della Repubblica”, senza che la Reggenza rampognasse l'offensore.
3. Il Reggente Balducci ostacolò il corso della giustizia ordinando all'allora comandante dei Carabinieri di non operare senza suo ordine.

• 30.12.1931, San Marino. Carta intestata: Segreteria di Stato per gli Affari Interni. Documento con cui i Giudici Sindacatori concedono a Ezio Balducci e Aldo Busignani i giorni 2, 4, 5 gennaio 1932, per visionare le accuse e giustificarsi.
• 08.01.1932, San Marino. Carta intestata: Segreteria di Stato per gli Affari Interni. Documento con cui il Commissario della Legge Giacomo Ramoino, vagliate le accuse, ritiene Ezio Balducci responsabile :

1. violazione della Rub. XIX Libro I° degli Statuti per non essersi presentato ai Sindacatori.
2. di avere, anziché “attendere con tutte le sue forze”, come da giuramento statutario, provocato la formazione di una minoranza tesa al soddisfacimento di ambizioni personali.
3. di avere, una volta sorto il dissidio tra maggioranza e minoranza consiliare, affiancato la minoranza violando la consuetudine di restare neutrale. Infine, Ramoino suggerisce che per il primo punto lo Statuto stabilisce la perpetua inabilità a coprire a carica di Consigliere, mentre per gli altri due si può applicare l'interdizione di tutti i diritti politici.

• 08.01.1932, San Marino. Carta intestata: Segreteria di Stato per gli Affari Interni. Documento con cui i Giudici Sindacatori Valerio Pasquali e Marino Ciacci, visto il parere del consulente Giacomo Ramoino su Ezio Balducci che “non si presentato né si è posto a nostra disposizione”, lo condannano:

1. alla inabilitazione perpetua a coprire la carica di Membro del Principe e Sovrano Consiglio dei LX;
2. alla interdizione per anni 15 da qualsiasi altro diritto politico.