Unità documentaria 65-b.7-fasc.1 - Aurelio Parisio smentisce le voci che lo collegano a Balducci

Aurelio Parisio, che da un cittadino sammarinese ha saputo del costante collegamento tra il suo nome e quello di Balducci in relazione “alla sua impresa”, scrive a Gozi smentendo tutte le voci, afferma che il dissidio era fra Balducci e il suo Paese, e di aver compreso dalla stampa e dal libro autodifesa di Balducci il pericolo di un complotto contro la Repubblica. L’autore, che rivendica di aver vissuto i giorni della Vigilia, e combattuto il bolscevismo, nega di aver nutrito simpatie per tutto ciò che è congiura; inoltre, egli ricorda di avere un debito di riconoscenza con San Marino fin dal 1922, quando fu accolto quale fuggiasco fascista. Parisio racconta che la sua camicia nera di squadrista venne fregiata coi cordoni dai colori bianco-celesti della locale squadra d'azione 'Guaita'. Infine, l’autore spera che quanto esposto serva a dissipare le false voci circolate a suo nome, e autorizza Gozi a utilizzare la presente come vorrà.