Unità documentaria 257-b.7-fasc.6-1943 - Myriam Guizzi Gori racconta a Balducci i gravi fatti accaduti a San Marino

Myriam Gori Guizzi, che affida al marito questa lettera scritta "per incarico di Doro Lonfernini", racconta a Balducci che dopo la sua partenza per Roma alle 4 del mattino precedente, in Repubblica si sono verificate molte cose, tra cui la caduta del Governo il cui comando è stato affidato dai Tedeschi a Marino Fattori. Inoltre, la mittente aggiunge che vi sono state perquisizioni nelle case di "maggiorenti attuali", quali Giacomini e Casali, e che Rufo Reffi e il figlio sono stati arrestati assieme ad altri e “imbarcati per ignota destinazione; a sera invece hanno fatto ritorno a casa”. La mittente riferisce il parere di Doro Lonfernini, “che è sotto vigilanza tedesca e non può muoversi da San Marino”, secondo cui i Gozi si protestano innocenti. Poi l’autrice scrive che “domani mattina verrà Giuliano Gozi che era fuori ed un Generale Tedesco, per ristabilire sul trono gli oppressori. Il tuo nome è da loro aborrito; ti chiamano tre volte traditore. Doro ti supplica in questo momento di non dimenticare che quassù si preparano giorni neri per tutti loro e che la tua Terra ha molto bisogno di te”. Dopo aver affermato che “noi italiani siamo oramai rassegnati ad andare vagando come gli zingari”, la donna, che ha da poco partorito un altro figlio, confida di aver lasciato il proprio paese per timore di rappresaglie poiché, cosa di cui Lonfernini è edotto, il marito è squadrista. Poi la signora esprime la speranza che Balducci ritorni e, infine, scrive che i tedeschi sono giunti con 4 autoblinde armati di tutto punto, che a San Marino vi sono fuggiaschi di varia nazionalità e sembra che “tre individui spacciatisi per prigionieri inglesi evasi abbiano avuto troppe cortesie, e invece erano tedeschi travestiti”.