Area dell'identificazione
Segnatura/e o codice/i identificativo/i
BE_REG-19-53-b.29-fasc.2
Denominazione o titolo
L'Eco della Stampa, ritaglio da "Il Popolo Sammarinese"
Data/e
- 28 maggio 1933 (Creazione)
Livello di descrizione
Unità documentaria
Consistenza e supporto dell'unità di descrizione (quantità, volume, dimensione fisica)
Area delle informazioni sul contesto
Storia archivistica
Modalità di acquisizione o versamento
Area delle informazioni relative al contenuto e alla struttura
Ambito e contenuto
ECO DELLA STAMPA, ritaglio da 'Il Popolo Sammarinese'
Nell'articolo ci si chiede come mai Ezio Balducci, “suddito della Repubblica”, sia stato nominato direttore del giornale 'L'Assalto', dato che le leggi italiane richiedono a tale scopo “il requisito essenziale di essere sudditi del Re.” Inoltre, l'autore ribadisce di aver accusato Balducci, “suddito sammarinese, di essere il nascosto macchinatore di tutta la lunga lotta che si conduce contro la Repubblica a base di libelli diffamatori e di altri sistemi del genere.” Affermando che Balducci “è uomo incapace di combattere a viso aperto e di assumere responsabilità”, si ricorda l'episodio in cui egli fu schiaffeggiato pubblicamente (da Belisario Becilli) e “piegò il ginocchio implorando perdono.” Infine, si rammenta che Balducci, studente di terza liceale a San Marino “che senza firma aveva fatto stampare su di un giornale fascista un articolo di attacco ad un suo insegnante bolscevico, oggi suo amico” (Pietro Franciosi), evitò provvedimenti disciplinari tramite “il nostro intervento”, tanto da far risultare “con opportune inchieste il torto del professore”, mentre Ezio Balducci mandava “reconditamente” il padre avanti al professore per scusarsi.
Nell'articolo ci si chiede come mai Ezio Balducci, “suddito della Repubblica”, sia stato nominato direttore del giornale 'L'Assalto', dato che le leggi italiane richiedono a tale scopo “il requisito essenziale di essere sudditi del Re.” Inoltre, l'autore ribadisce di aver accusato Balducci, “suddito sammarinese, di essere il nascosto macchinatore di tutta la lunga lotta che si conduce contro la Repubblica a base di libelli diffamatori e di altri sistemi del genere.” Affermando che Balducci “è uomo incapace di combattere a viso aperto e di assumere responsabilità”, si ricorda l'episodio in cui egli fu schiaffeggiato pubblicamente (da Belisario Becilli) e “piegò il ginocchio implorando perdono.” Infine, si rammenta che Balducci, studente di terza liceale a San Marino “che senza firma aveva fatto stampare su di un giornale fascista un articolo di attacco ad un suo insegnante bolscevico, oggi suo amico” (Pietro Franciosi), evitò provvedimenti disciplinari tramite “il nostro intervento”, tanto da far risultare “con opportune inchieste il torto del professore”, mentre Ezio Balducci mandava “reconditamente” il padre avanti al professore per scusarsi.
Procedure, tempi e criteri di valutazione e scarto
Incrementi previsti
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Condizioni che regolano la riproduzione
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Scrittura della documentazione
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Esistenza e localizzazione di copie
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- Franciosi, Pietro (Soggetto)
- Becilli, Belisario (Soggetto)