Unità documentaria 35-b.10-fasc.11 - Manlio Gozi si informa sull'affissione di alcuni manifesti

• 21.05.1931. Carta intestata: PFS-il Segretario Generale. Manlio Gozi scrive al Segretario Politico del Fascio di Rimini (e p.c. al Segretario di Stato della Repubblica, al Regio Prefetto e alla Federazione Fascista di Forlì), per avere informazioni in merito all'affissione a Serravalle, eseguita dal Dr. Moro Morri, di alcuni manifesti di invito alla commemorazione da tenersi a Rimini per il decimo anniversario della morte di due martiri fascisti: il Maggiore medico Carlo Bosi, ucciso a Serravalle per mano di sovversivi regnicoli annidatisi a San Marino, e di Luigi Platania. Gozi aggiunge che il Fascio di Rimini, non solo non ha invitato alla cerimonia le autorità della Repubblica, ma ha prescelto quale oratore il Dr. Balducci, persona in dissidio sia col Governo che col Partito sammarinesi. Inoltre, il mittente precisa che il Dr. Moro Morri, oltre a non appartenere al Partito Fascista, è il capo dell'opposizione antifascista della Repubblica e di un gruppo di dissidenti del Partito stesso, per cui è stato dimesso, insieme con questi, dal Consiglio Grande e Generale e da ogni carica di governo e parastatale.
• Il Segretario Politico del Fascio di Rimini (Beppe Massani?) invia al Prefetto di Forlì e al Segretario Federale

di Forlì, Davide Fossa, la lettera spedita dal Segretario del Partito Fascista sammarinese, Manlio Gozi. Il mittente spiega che già da un anno il PFS rivendica un'autonomia rispetto al Partito Fascista Italiano, e che da due anni, quando indice cerimonie, il PFS non invita il Fascio di Rimini. In merito alla commemorazione di Carlo Bosi, si afferma che l'11 maggio a San Marino si era svolta una cerimonia sul luogo dell'imboscata, cui non era stato invitato il Fascio di Rimini. Quindi, secondo l’autore della relazione, si deduce che il mancato invito non è stato a causa del relatore della commemorazione, Ezio Balducci, già in dissenso con le gerarchie sammarinesi. Per quanto riguarda l'affissione dei manifesti sui muri di Serravalle che annunciavano il X° anniversario dell'omicidio, il mittente dichiara estraneo il Fascio di Rimini.