Unità documentaria 251-b.6-fasc.7 - Relazione presentata da Ezio Balducci al Consiglio di Stato

Fotocopia. Relazione di Ezio Balducci, partito la sera stessa del bombardamento, che il mattino successivo ha consegnato al governo italiano e all'Ambasciata germanica la radio comunicazione della Segreteria di Stato intesa a rendere universalmente noto il bombardamento della Repubblica, e "precisare l'esercizio lealissimo della nostra neutralità". Balducci precisa che nell'impossibilità di comunicare con le rappresentanze sammarinesi all'estero, ha ottenuto dall'Ambasciata tedesca e dal governo italiano di usufruire dei loro corrieri diplomatici. Dopo aver riassunto i commenti solidali della stampa e delle radio straniere, il relatore riferisce il colloquio avuto col Sottosegretario agli Esteri Serafino Mazzolini e con
l'Ambasciatore. Rifiutando con delicatezza l'offerta dell'Ambasciatore di lire 500.000, Balducci ha chiesto invece di aiutare la Repubblica inviando gli artificieri per occuparsi delle molte bombe inesplose, medicinali per i feriti e un quantitativo di carbone per i forni; richieste accolte, mantenute, e offerte gratuitamente. La relazione continua illustrando i passi compiuti a livello diplomatico "che hanno avuto come base d'irradiazione la Svizzera". Nella relazione si affronta la decisione di apporre segnalazioni con le croci bianche, e si fanno presenti tre sintomi di “dolorosa preoccupazione":
il giorno 11 luglio un Capitano Germanico si è presentato alla Segreteria per avvertire che, d'ordine del Comandante la sua Divisione, cessava dal 10 luglio l'ordine di rispettare "totalitariamente la nostra neutralità", ed egli avrebbe trasferito il reparto ai suoi ordini in località Acquaviva.
A distanza di pochi giorni un reparto corazzato tedescco si è presentato al posto di blocco della Cerbaiola per chiedere il transito.
Inoltre, il giorno precedente, 24 luglio, si è presentato un Ufficiale medico tedesco che ha chiesto di impiantare un ospedale militare nelle Scuole di Borgo Maggiore.
Balducci termina assicurando che si sta facendo di tutto in ogni direzione per salvaguardare la Repubblica.